Due subacquei decidono di tuffarsi in un’escursione subacquea. Quando arrivano sul fondo, vedono qualcosa cui fanno fatica a credere: sono esterrefatti e sconvolti dalla scoperta!

Gli interessi umani non hanno limiti.

Due subacquei, Delon Lim e Ryandito Mahendradani sono in visita all’isola di Kokoya, in Indonesia, e decidono di tuffarsi in quelle meravigliose acque per compiere un’escursione subacquea.

Quando arrivano sul fondo, vedono qualcosa cui fanno fatica a credere: sono esterrefatti e sconvolti dalla scoperta!

dugones-encerrados-en-el-mar2

Nelle acque, non molto profonde, ci sono delle gabbie che contengono dei dugonghi, i dolcissimi animali marini, che dovrebbero girare liberi nel mare. Non solo: i poveri animali sono incatenati alla gabbia e riportano molte ferite.

I due sub intervengono subito per mettere fine a questa tortura inammissibile. Grazie a qualche domanda, scoprono che un pescatore tiene i poveri animali in quelle condizioni per farli fotografare ai turisti che in cambio gli danno dei soldi.

dugones-encerrados-en-el-mar - copia

Chi sia più crudele non si sa: il pescatore o i turisti?

Fortunatamente i due sub sono persone sensibili e agiscono di conseguenza.  Si mettono in contatto immediatamente un ente per la protezione degli animali e lo fanno intervenire, inoltre obbligano il pescatore a lasciare libere le povere bestie che non riescono neppure a nutrirsi.

Per sensibilizzare le persone e tutti quelli che si recano in questi posti, hanno pubblicato le fotografie su Instagram e hanno lanciato un appello: il dugongo è un animale in via di estinzione e, come tutti gli animali, va protetto e rispettato.

dugones-encerrados-en-el-mar4

 

 

Un’altra subacquea ha pubblicato le foto su Instagram e Twitter tirando in causa il ministro dell’ambiente Indonesiano, il quale, nel giro di un’ora, ha immediatamente risposto chiedendo ulteriori informazioni sull’accaduto. Dopo aver ottenuto tutte le informazioni necessarie, il ministero è intervenuto subito per far liberare e curare gli animali.

Purtroppo, le persone del posto, nonostante fossero a conoscenza del fatto, non hanno mai badato a denunciare il responsabile. Il ministero ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione per far capire quanto è importante che questi animali siano rispettati e tutelati.

Articoli correlati