Rientrano a casa ma non trovano più il loro adorato cane. A quel punto guardano le telecamere di sicurezza e capiscono ciò che è successo ma quello che scoprono subito dopo li lascia in lacrime.
La storia ha inizio nel 2014 quando le telecamere di casa Zarate riprendono Victoria Carey e Jennifer Woods che inseguono e catturano Maya, il chihuahua della famiglia Zarate.
I proprietari di Maya erano andati a fare spese e, rientrando a casa, non l’avevano più ritrovata. Quando hanno visto le riprese, hanno capito e si sono recati subito al rifugio di Norfolk, ma qui gli è stata comunicata una notizia terribile: il cane era stato soppresso!
A quel punto i proprietari, disperati, hanno subito fatto una denuncia e lo Stato della Virginia ha imposto una multa di 500 $ all’associazione che si è scusata dicendo che il cane era finito inavvertitamente in un raid contro i cani senza casa.
Questo caso dimostra, ancora una volta, la filosofia omicida di molti “rifugi”, dove tutti i cani randagi sono immediatamente soppressi!! Non provano a curarli o fargli trovare una nuova casa, come sarebbero obbligati a fare.
La famiglia ha deciso di avviare una causa nei confronti dell’associazione e ha chiesto un risarcimento notevole per il sequestro e l’uccisione dell’animale.
L’associazione non è nuova a questi comportamenti: altri gruppi di animalisti stanno facendo di tutto per portare alla luce la violenza crudele di questi centri che prendono migliaia di dollari di fondi per curare gli animali, e invece li uccidono!
La cosa che ha sconvolto la famiglia Zarate è che il loro cagnolino è stato rapito volutamente perché era sulla porta del garage, non era libero per strada e quando si è preso paura, è scappato. Loro l’hanno inseguito e gettato dentro il furgone senza neppure chiedersi come mai era vicino a una casa.
Comunque l’avvocato della famiglia è molto ottimista e spera di vincere la causa per iniziare a dare una serie di colpi che, si spera, smantellino completamente il traffico malvagio di queste associazioni.