Squadra di sub salva una balena che non riusciva ad aprire la bocca per colpa di una rete (VIDEO)
Molti oggetti abbandonati in mare sono causa di gravi danni all’ambiente marino oltre che della morte di innumerevoli esemplari della fauna marina. In questo caso abbiamo a che fare con una brutta storia, che ha come protagonista una balena e, per fortuna, a lieto fine. Alcune reti alla deriva possono intrappolare animali anche molto grossi, non solo quelli più piccoli e meno forti. Anche una balena può rimanere bloccata, fatalmente in alcuni casi, da una rete da pesca rovinata e abbandonata.
Una nave sul Mar Mediterraneo ha avvistato una balena in gravi difficoltà, sembrava non riuscisse a continuare a nuotare libera. L’imbarcazione ha immediatamente avvertito il centro di soccorso marittimo dell’Acquario di Palma di Maiorca, il quale non ha perso tempo nel prestare soccorso al mammifero gigante. L’operazione di soccorso della balena è stata debitamente filmata e pubblicata sui social.
“Sembrava aver capito che eravamo lì per aiutarla”, ha riferito uno dei soccorritori, che ha dichiarato di aver anche ravvisato nell’espressione della balena una sorta di “gesto di ringraziamento” prima di allontanarsi per la sua strada. Non stupirebbe che la balena abbia mostrato gratitudine e amicizia, dato che anche questo grande animale marino è tra i più intelligenti insieme alle orche, le piovre, i delfini e gli squali.
Gigi Torras faceva parte della squadra di subacquei che è intervenuta nell’operazione e ha raccontato come si è svolto il soccorso. La balena, in sostanza, non poteva aprire la bocca. Il gruppo di sommozzatori di Palma di Maiorca si è recato verso la balena in difficoltà, a circa 5 km dall’Isola.
I soccorritori hanno tentato in un primo momento di rompere la rete dalla barca in cui si trovavano. I subacquei del centro immersioni Albatros si sono poi uniti all’operazione che per fortuna è durata meno di un’ora. Si doveva rimuovere manualmente la rete dal volto e dalla bocca della balena che, in poco tempo, sarebbe morta di fame e stenti.
“Nei primi 10 secondi la balena si è un po’ innervosita, c’erano bolle ovunque. Ma poco dopo penso che sapesse che eravamo lì per aiutarla. Si è rilassata e abbiamo iniziato a lavorare dalla parte anteriore della bocca a quella posteriore”, ha detto Gigi in un’intervista a Reuters.
“Andavamo avanti e spaccando la rete da pesca e lei si scuoteva sempre di più per liberarsi”, ha detto Gigi. Dopo averla liberata, la balena è rimasta in compagnia dei soccorritori, nuotando un po’ con loro. Probabilmente la sensazione di sollievo e la felicità nell’aver ricevuto aiuto ha fatto sì che la balena offrisse un piccolo gesto, forse un ringraziamento prima di andare via.
Per fortuna la collaborazione in questo salvataggio è giunto a dare una seconda possibilità a un animale tanto grande quanto dolce per vivere in armonia e in pace con l’uomo. Si spera che il mare venga tenuto sempre più pulito, dato che la prima causa di inquinamento del mare sono proprio i rifiuti della pesca commerciale.