“Noi siamo l’ultima fermata per questi cani. Per la gente, loro non sono più carini e ‘coccolosi’. Molti sono malati e nessuno li vuole più”. Un uomo e sua moglie, hanno fatto la differenza per 735 cani abbandonati. Ecco la loro storia.
Rakesh è il manager di un’azienda informatica e ha sempre avuto una gran passione per gli animali, tanto da esser diventato famoso in tutta l’India per essere diventato il tutore di 735 cani abbandonati.
Il quarantacinquenne, insieme alla sua bellissima moglie, hanno fondato “The Writers Block”, un colosso come Intel e Microsoft. Ma l’uomo non era soddisfatto del suo lavoro, non si sentiva realizzato. Nel 2009, nella casa dei Shukla è arrivata Kavya, un meraviglioso golden retriver e da quel momento Rakesh ha capito tutto.
“Quando siamo arrivati a casa, è corsa via e si è nascosta in un angolo. Io mi sono accucciato sul pavimento e la chiamavo. Mi guardava. Era spaventata, ma vedevo che voleva fidarsi. E quello è stato il momento: è stata una sensazione fisica, potevo sentire un calore dentro. E da quella volta non mi sono più domandato ‘Perché sono qui?’” racconta Shukla.
L’imprenditore ha iniziato ad adottare cani abbandonati: tre mesi dopo l’arrivo di Kavya è stato adottato un altro trovatello e così via fino a quando erano diventati troppi da tenere in casa. A questo punto sorgeva un problema pratico: dove alloggiare tutti i cani? Marito e moglie hanno deciso di restaurare tutto il primo piano dell’azienda e trasformarlo in un rifugio.
Nel 2011, dopo che il governo locale aveva deciso di abbattere tutti i cani randagi, l’imprenditore ha fondato Voice of Stray Dogs e sfrutta le tecnologie con cui lavora per salvare i cani randagi.
Nel 2012 i coniugi hanno comprato dei terreni, dove costruire un rifugio per tutti quegli animali che non vuole più nessuno perché ammalati o vecchi: Shukla vuole creare un luogo, dove questi possano vivere serenamente gli ultimi anni della loro vita perché tutti gli esseri viventi hanno diritto di terminare felicemente e dignitosamente la propria esistenza.
“Noi siamo l’ultima fermata per questi cani. Per la gente, loro non sono più carini e ‘coccolosi’. Molti sono malati e nessuno li vuole più”, spiega Shakula.
Sarebbe bello se al mondo esistessero più persone sensibili come i Shukla.