“Pensai che non sarei più uscito da quella giungla. Avevo fame, sete ed ero terrorizzato. Mi sedetti sotto un albero, all’improvviso cadde qualcosa. Guardai in alto e restai senza parole: le scimmie lasciavano cadere i frutti a terra di proposito ciò che è avvenuto dopo è stato incredibile…”

Tarzan era sopravvissuto e cresciuto grazie alle scimmie: fantasia o realtà? 

Sicuramente realtà e a dimostrarcelo è quello che è successo a un turista cileno, Maykol Coroseo, che si è perso nella foresta amazzonica. Il ragazzo venticinquenne era andato fare un tour avventuroso nei pressi del fiume Tuichi in Bolivia. Era buio e durante la sua perlustrazione che ha voluto fare da solo, Maykol, ha perso l’orientamento e non è più stato capace di ritornare al campeggio del Parco Nazionale Madidi. La zona era molto lontana da qualsiasi centro abitato ed era impervia e accessibile solo con la barca. Quando gli amici hanno allertato le guardie del parco, le ricerche sono iniziate quasi subito, ma era già passato un giorno.

“Iniziai a correre, portavo dei sandali e pensi che mi rallentavano, così li buttai in aria e feci lo stesso con il cellulare e la torcia. Dopo aver corso tanto, mi fermai sotto un albero e cominciai a pensare in ciò che avevo fatto: ma cosa stavo facendo? Quando mi resi conto della pazzia e cercai di tornare indietro, non trovai più la strada.”

Secondo le persone del posto tutto questo è successo perché il ragazzo non ha rispettato la cerimonia di Pachamama, la dea madre terra. La tradizione dice che chi non rispetta Pachamama può diventare pazzo e la sua pazzia l’ha portato ad allontanarsi da solo. Solo dopo 9 giorni sono riusciti a ritrovare il ragazzo che era stato colpito da morsi di vari animali fino a quando non è intervenuto un gruppo di scimmie che l’ha nutrito, abbeverato e protetto. Se non ci fossero state loro, il giovane turista, sarebbe morto nel giro di tre/quattro giorni al massimo.

“Dopo il primo giorno ero disperato. Ho cominciato a pensare che non sarei più uscito da quella giungla. Avevo fame, sete ed ero terrorizzato. Mi sedetti sotto un albero, stanco e avvilito all’improvviso davanti a me cadde qualcosa, era della frutta. Guardai in alto e vidi delle scimmie che mi guardavano e lasciavano cadere i frutti a terra.”

Sicuramente la sua voglia di fare da solo e la mancanza di rispetto per la natura, hanno giocato un ruolo fondamentale nella disavventura vissuta da Maykol. Gli animali hanno dimostrato, ancora una volta, quanto sono disponibili a correre in aiuto di chi si trova in difficoltà, indipendentemente da quella che sia la sua provenienza. Hanno dimostrato anche quanto possano essere più intelligenti degli umani che spesso si sentono superiori a tutto, ma non sanno gestire neppure la loro vita.

Grazie all’aiuto delle  scimmie, Maykol, è tornato a casa sano e salvo e, a quanto pare, ha imparato che la natura merita il nostro totale rispetto.

https://youtu.be/hDNveu1DddE

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