Non volevano questa cagnolina perché disabile: una ragazza l’ha salvata dalla solitudine (VIDEO)

Spesso diamo troppa importanza alle prime impressioni. La cagnolina visibile nella foto era stata portata in un rifugio per trovatelli, dove nessuno sembrava dedicarle attenzioni. Avendo una disabilità alla zampa destra, i visitatori della struttura evitavano di chiederne l’adozione.

Cagnolina con disabilità alla zampa destra

Più il tempo passava, più sembrava difficile trovarle una sistemazione adatta. Eppure, i volontari della struttura, mossi dalla grande passione nei confronti dei randagi, le hanno fatto sempre avere un ambiente pieno di amore, positivo e stimolante. Credevano nelle potenzialità della cagnolina ed erano fiduciosi sul fatto che avrebbero trovato qualcuno della stessa idea. Fino ad allora le avrebbero garantito il massimo sostegno, toccati dalla vicenda.

Sguardo cagnolina

Dopo una lunga attesa, una ragazza se ne è innamorata. L’ha vista nelle foto pubblicate sui canali social della struttura ed ha immediatamente provato forte empatia. Poco importa se il centro era piuttosto distante: nulla la fermava dai buoni propositi. Così è salita a bordo della sua auto, desideroso di conoscerla e di prenderla in affido. I buoni propositi sono stati mantenuti e non vi è dubbio che la cagnolina la ripagherà in termini di affetto.

Cagnolina magra

Il cuore grande dei nostri fedeli amici a quattro zampe sa commuovere, unendo le persone di ogni parte del Pianeta in un fronte comune. Le barriere linguistiche vengono meno, così come quelle cultuali. Conta soltanto la forza dei sentimenti, al di là di ogni effimero interesse. Da ora in avanti la giovane avrà un’adorabile coinquilina, degna di essere trattata con rispetto. Si trasformerà, di sicuro, in una fantastica principessa, in un contesto pronto ad accoglierla al meglio.

La prossima volta che andiamo in un canile cerchiamo di guardarci intorno, senza badare a questioni tipo la razza, l’età o la salute. Nel processo di adozione impariamo ad ascoltare ciò che ci dice il “sesto senso”: non ce ne pentiremo.

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