Cagnolino coperto di zecche deve superare molti ostacoli per essere di nuovo felice
È sempre una notizia tremenda sapere che c’è un animale abbandonato e, come se non bastasse, in condizioni sanitarie davvero intollerabili. In questa storia, infatti, quello che vediamo, come nel più comune dei casi dei cagnolini lasciati soli per strada, è una situazione a dir poco orrenda. Un cagnolino lasciato a se stesso e coperto di parassiti.
Resta difficile comprendere la logica alla base di questo comportamento disumano e vile da parte delle persone. Per ogni disinteresse o problema esistono sempre i rifugi e i veterinari che possono dare una mano, gratuitamente, se serve e se c’è collaborazione e buon senso. L’abbandono è sempre (o quasi) una condanna a morte o comunque a terribili conseguenze, sia fisiche che psicologiche.
Questo cagnolino è eccezionalmente buono e tenero, soprattutto perché riconosce chi lo sta salvando. Riconosce chi si sta prodigando per lui, pazientando per essere curato e trattato per tutte le zecche che ha addosso. Questi animali abbandonati per strada sono esposti a diversi pericoli, dalle condizioni del meteo, agli insetti all’attacco di altri animali randagi, quando non selvatici. Non di rado in certi Paesi orsi e altri animali più pericolosi possono attaccare i randagi che si trovano in una posizione nettamente svantaggiata. La logica alla base di questa vigliacca tendenza all’abbandono in tantissimi luoghi nel mondo, continua a sfuggirci.
Quello che sappiamo è che questo adorabile cagnolino nero è stato soccorso e preso sotto l’ala protettiva di un rifugio che lo ha curato. Gli operatori hanno fatto decisamente del loro meglio per supportare questo straordinario cucciolone. Per questo motivo, il cane, dopo diverse visite è arrivato presso un’alloggio adottivo temporaneo. Qui dove potrà recuperare dalle infezioni e dai danni cutanei dovuti ai morsi di zecca. Non passerà molto prima che questo amico a quattro zampe possa tornare felice e insieme a una famiglia che lo ami e che lo tenga per sempre.