Larry il Golden Retriever ruba i pastelli e si presenta a casa in un modo esilarante

Siamo tutti a conoscenza che i cani siano dei grandissimi giocherelloni, anche se delle volte potrebbero combinare qualche casino. Infatti, la loro natura li porta a giocare con qualsiasi cosa trovino sparsa per casa, soprattutto i giochi dei bambini. Sono come una calamita per loro, solamente che, se non si presta bene attenzione, potrebbero finire come il simpatico peloso della storia di oggi. Larry il Golden Retriever infatti, trovando dei pastelli dei bambini di casa, ha ben deciso di utilizzarli come gioco. Tuttavia, quando è tornato a casa, la sua mamma ha trovato il cane in una situazione del tutto esilarante. Siamo sicuri che queste immagini strapperanno un sorriso anche a voi lettori.

Larry il Golden Retriever vive a Chandler, in Arizona, negli Stati Uniti. Ha solamente dieci mesi, e questo spiega il suo carattere curioso e dispettoso. Un giorno come tanti, il peloso ha trovato dei pastelli dei suoi fratellini umani sparsi per casa, che hanno attirato subito la sua intenzione. Così, Larry li ha presi e li ha portati via per giocarci. Nessuno si sarebbe mai aspettato che finisse così.

Non sapeva esattamente come si usassero, così ha deciso di fare un gioco tutto suo. Li ha portati fuori, nel cortile, dove con il sole si sono sciolti. Sappiamo benissimo cosa succede se sommiamo dei pastelli sciolti ed un Golden Retriever giocherellone, vero? Bene, quello che ha ritrovato la sua proprietaria ha dell’incredibile.

Infatti, quando il peloso è rientrato a casa dopo il suo momento di divertimento, aveva il volto tutto colorato. Questo peloso ha creato un vero e proprio quadro sopra di sé, e possiamo immaginare benissimo la faccia della sua mamma dopo aver assistito a una cosa del genere. Sicuramente, serviranno un bel po’ di lavaggi, e di pazienza, per tirar via tutto quel colore.

Inutile dire che Larry ha attirato l’attenzione di moltissime persone nel web, che non hanno potuto far altro che lasciare un commento divertente sotto la sua “opera d’arte”.

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