Lo ha lasciato in quel triste posto, lui ha pianto e quando ha ascoltato i suoi guaiti, si è messo a ridere ed è andato via. Ma sapete, l’ultima risata non è stata la sua
Alcune persone sanno di essere in fin di vita e si disperano perché non hanno amici o parenti a cui affidare l’amico a 4 zampe. Altri perdono tutto, casa, famiglia, denaro… e non hanno più la possibilità di mantenerli. Quando le persone sono costrette, per seri motivi, a lasciare i loro cuccioli in un rifugio, di solito si separano da loro con un sacco di abbracci e lacrime prima dell’addio. Dopotutto, nessuno vuole allontanarsi per sempre da un animale con cui si è stati legati per tanti tanti anni.
Tuttavia, non tutti hanno questo grande amore e compassione per gli animali. Alcuni umani, addirittura, sono in grado di scaricare i loro pelosetti fuori la porta dei canili, per poi girare i tacchi, senza nemmeno rivolgere una parola allo staff del rifugio. Il protagonista di questa storia è proprio come questi ultimi e si comporta esattamente da persona crudele. Un uomo stava per lasciare il suo cane, un pitbull di nome Jack, in un rifugio. Il piccolo quattro zampe sapeva che stava per accadere qualcosa di terribile, così iniziò a piangere, consapevole che quella non era una delle loro solite tappe. L’uomo, invece di cercare di confortare e rassicurare il suo cane, si mise a ridere delle sue lacrime e dei suoi guaiti.
Era il periodo di Natale, nulla di più crudele per un cucciolo che non potrà nemmeno trascorrere quei giorni insieme alla sua amata famiglia. Lo staff di volontari del canile ha pensato di rendere pubblica la storia di Jack, per dargli visibilità e per provare a cambiargli la vita o almeno a rendergliela un po’ più piacevole.
Fortunatamente, due associazioni a scopo benefico “Bullies and Buddies” e “Wags with love”, hanno reso possibili ed efficaci gli sforzi dei volontari, la loro missione era trovare a Jack un posto sicuro e confortevole. Le richieste, inaspettatamente, sono state tantissime, molte persone volevano adottare il piccolo Jack che, nel frattempo, era stato sottoposto a test comportamentali per capire se fosse stato capace di adattarsi facilmente a una delle nuove famiglie.
Ci auguriamo che tutti questi sforzi vengano ripagati e che Jack trovi finalmente una famiglia che lo tenga con sé fino alla fine dei suoi giorni. Il pelosetto ora potrà trascorrere ogni anno, un Natale ricco di regali e coccole, non come quello che è appena passato.
Ricordatevi che un cane non è un giocattolo da buttare quando vi siete stufati o quando si è fatto vecchio. Un cane è come un figlio, un cane è per sempre!