‘Quel bambino stava camminando accanto ad un cervo, mi è preso un colpo. Poteva ucciderlo, sono animali che per paura reagiscono d’impulso. L’ho chiamato e mi sono avvicinato con cautela. Quando fui abbastanza vicino, ho sbarrato gli occhi e ho chiamato subito sua madre’
Io credo che il modo in cui educhiamo i nostri figli, dimostri che tipo di genitori siamo. E’ vero che i ragazzi di oggi sono tutti allo “sbaraglio” ma è pur vero che molti di loro sono soli e non hanno nessuno a guidarli. Se insegniamo ai nostri figli ad essere gentili con gli altri sin da bambini, lo saranno anche da adulti. Si chiama disciplina attraverso l’amore. Vogliamo raccontarvi questa storia perché a me personalmente ha migliorato la fine della mia giornata e spero di riuscire a fare lo stesso con voi.
“Quel bambino vive nel mio quartiere ma si è trasferito da poco, non so il suo nome. Lo vedevo andare a piedi a scuola ogni mattina. Poi un po’ di giorni fa l’ho visto in compagnia, una compagnia particolare. Stava camminando accanto ad un cervo. Mi sono impaurito, forse non aveva preso in considerazione il fatto che quell’animale avrebbe potuto attaccarlo. Quando si sentono minacciati i cervi reagiscono d’impulso, avrebbe anche potuto ucciderlo!
Mi sono avvicinato con calma… ma c’era qualcosa di strano, i due continuavano a camminare uno accanto all’altro, come due vecchi amici. Così lo chiamai: ehi, ragazzo. Lui si fermò per vedere cosa volessi e il cervo fece lo stesso. Mi avvicinai e fu allora che capii tutto. Quando quell’animale mi ha guardato, un brivido ha attraversato il mio cuore. I suoi occhi erano bianchi, nebbiosi, era cieco. Quel bambino era la sua guida, lo stava aiutando ad attraversare, a ritrovare la strada di casa, lontana dall’asfalto.
E’ stato l’incontro più importante della mia vita. Questo bambino dovrebbe essere d’esempio per tutto il mondo. Gli ho chiesto di aspettarmi e sono andato a prendere qualcosa da mangiare per il cervo. Era affamato, ha divorato tutto in pochissimi secondi. Ha trovato un aiuto prezioso, senza il quale sarebbe sicuramente morto. L’abbiamo accompagnato insieme nella boscaglia.
Il giorno seguente la storia si è ripetuta, per dieci giorni, ogni giorno, quel bambino lo aiutava a cercare il cibo e lo riaccompagnava a casa. Ho deciso di scattare delle foto e le ho pubblicate sul mio profilo Reddit. Forse essendo solo un bambino non si era reso conto di quanto fosse importante e significativo il suo gesto. Ho avvertito sua mamma, le ho detto di quanto suo figlio fosse speciale e mi sono complimentato con lei.
Ma quel cervo non poteva vivere così, non era in grado di sopravvivere senza aiuto, aveva bisogno di un posto sicuro da poter chiamare casa. Se un giorno quel bambino sarebbe mancato al loro appuntamento, magari perché costretto al letto, qualcuno avrebbe potuto investirlo o peggio. Sono riuscito a mettermi in contatto con un gruppo di volontari specializzati nel salvataggio di animali selvatici. Il giorno successivo sono venuti a prenderlo e oggi il cervo vive felice nel loro santuario.
Ho parlato con il bambino, non volevo che mi odiasse ma gli ho spiegato i rischi che il cervo correva e quanto lui fosse stato di vitale importanza. Gli ho promesso che l’avrei portato io stesso a trovarlo, ogni volta che ne aveva il desiderio ma doveva comprendere. Era davvero un ragazzo buono e speciale, mi ha ringraziato, ha sorriso e se ne è andato.”
Vi abbiamo raccontato questa storia, non solo perché è meravigliosa ma per mostravi come un gesto gentile, abbia avuto un forte impatto nel mondo. Credo che nessuno nasca cattivo ma è la vita a rendere l’uomo il mostro che è oggi. Condividiamo la gentilezza, l’amore, l’altruismo di questo bambino, sono piccoli ma fondamentali gesti che meritano di essere conosciuti!