La storia del salvataggio di Hopi, il cagnolino abbandonato in strada molto magro e malato
Le persone che lavorano nei rifugi per animali fanno enormi sacrifici per cercare di recuperare e salvare tutti quei poveri cuccioli che vivono in condizioni difficili. E tra questi c’era Hopi, un cane abbandonato in strada il cui stato di salute era davvero compromesso. Molto magro e malato, il cagnolino per fortuna è stato miracolosamente recuperato e portato al sicuro. Il suo salvataggio dovrebbe sensibilizzare le persone sul tema dell’abbandono degli animali.
Una segnalazione arrivata al Dog Rescue Shelter con una foto di Hopi per documentare la sua condizione fisica ha subito mosso i soccorritori per recuperare il cagnolino. La sua casa era la strada ma non avrebbe retto ancora a lungo a quella vita.
Quando sono arrivati a salvarlo, Hopi si è fatto subito avvicinare. Aveva bisogno di urgenti cure mediche e del giusto nutrimento. Era davvero molto debilitato e il suo corpo scheletrico ne era una testimonianza.
Il cambiamento emotivo di Hopi è stato immediato. Quando lo hanno portato al rifugio, il cagnolino ha subito capito che si trovava in un posto sicuro e che adesso non aveva più nulla da temere. Poteva stare tranquillo. Non doveva più sopravvivere alla strada.
Dopo aver ricevuto le prime cure mediche, il veterinario si è accertato che il processo di guarigione di Hopi sarebbe stato lungo ma ce l’avrebbe fatta.
Le persone che hanno salvato Hopi gli danno le attenzioni che merita e finalmente il cane può dormire sonni tranquilli. Grazie all’instancabile lavoro dei soccorritori, tanti cani come Hopi trovano un rifugio sicuro e molto spesso anche richieste di adozioni.
Il cagnolino protagonista di questa storia aveva intanto bisogno di ricevere affetto e amore, e per fortuna qualcuno aveva notato l’enorme sofferenza che stava passando.
Il salvataggio di Hopi riempie di speranza i cuori delle persone che amano gli animali sempre pronti a sensibilizzare la comunità sull’importanza di non abbandonare cani e gatti in strada, perché significa lasciarli andare incontro alla morte il più delle volte.
Invece di abbandonarli esistono i rifugi, posti sicuri sempre pronti ad accogliere tutti.
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