Condannato l’uomo che abbandonò e seppellì la sua cagnolina viva: non potrà avere animali e donerà a un rifugio
Athena ha fatto notizia qualche mese fa quando è stata protagonista di un salvataggio da morte certa. Ne abbiamo già parlato in occasione del suo salvataggio miracoloso. La cagnolina si trovava in un sobborgo di Parigi, in Francia, da Pedro Dinis, un fortunato passante che era fuori con il suo cane a fare una passeggiata. L’uomo che l’ha abbandonata è stato recentemente condannato per aver seppellito vivo il suo cagnolino di 10 anni.
Il soccorritore, Pedro, vide Athena lottare contro la morte sotto una montagna di terra e rocce per sopravvivere. Fuori dal terriccio e dalla polvere restava solo la testa. L’uomo era riuscito a liberarla da quella tomba appena in tempo. “Solo la testa era visibile ed era difficile da vedere a causa della quantità di sporco che la ricopriva”, aveva scritto Pedro su Facebook, aggiungendo di essere “nel posto giusto al momento giusto per salvare una vita”.
Athena, quindi, era arrivata con urgenza in una clinica veterinaria locale, da cui, nonostante il calvario che l’ha lasciata disidratata e sotto shock, si è ripresa rapidamente. I suoi genitori adottivi hanno notato la dolce personalità di Athena e non capivano come qualcuno avesse potuto agire in un modo così crudele contro di lei. “È molto amichevole, non è affatto aggressiva”, raccontavano i medici che se ne sono occupati. “È un cane buono, buono. Davvero molto bello”.
Il colpevole? Ebbene, successivamente, le autorità sono riuscite a rintracciare il proprietario del cane. Un uomo di 22 anni, che secondo loro ha tentato di ucciderla seppellendola viva. Il tribunale correzionale di Versailles ha enunciato la sua prima sentenza ormai oltre 4 anni fa. Adesso è arrivata la sentenza definitiva. Accusato di “crudeltà verso gli animali”, l’uomo è stato condannato a 8 mesi di carcere e gli è stato vietato di tenere animali per 5 anni. Dovrà anche pagare una cifra pari a mille euro alle organizzazioni per la protezione degli animali. Tra queste la fondazione 30 Millions d’Amis, proprio quella che ha avviato un procedimento legale.
Il giudice è rimasto stupito dalla versione raccontata dall’uomo. Secondo lui, cui la sua cagnolina, che all’epoca aveva più di dieci anni e soffriva di una grave artrite, era scappata da sola durante una passeggiata notturna. L’uomo ha sempre negato le accuse di aver seppellito la sua cagnolina, anche se non aveva, al tempo, fatto alcuna denuncia di scomparsa.
“Tenendo conto delle condizioni del suo cane, solleva più di un paio di domande, ad esempio, il perché non abbia messo sottosopra cieli e terra cercando di trovarla”, ha detto il giudice. L’autorità giudiziaria ha anche chiesto perché l’uomo non si è preso cura della sua cagnolina, proprio considerata la sua disabilità.
Quanto ad Athena, come abbiamo già raccontato, i suoi ultimi giorni erano stati felici, circondata dall’amore e dal calore di una vera casa. Morì di cancro, dopo solo sei mesi dal salvataggio, chissà da quanto tempo soffriva di questa malattia, oltre alle altre patologie di cui soffriva. Ma la sua famiglia ha cercato di rendere quei mesi in cui l’hanno avuta con sé i migliori della sua vita.