Cagnolino passa tutta la su vita in rifugio: nessuno lo vuole
A Edenbridge, in Inghilterra, si sta consumando il dramma di Monty, un cagnolino che ha passato quasi interamente la sua vita in rifugio. Sette anni su otto li ha spesi qui, senza mai riscuotere il favore delle famiglie. Gli operatori non riescono a capire come mai sia passato tanto inosservato. Oltre a essere bellissimo, ha un animo innocente, così come qualsiasi altro esemplare della sua specie. Non sa cosa significhi essere cattivo e con le persone riesce a stringere amicizia senza grosse difficoltà.
Al ritrovamento si trovava in una gabbia molto stretta, almeno in rapporto alle dimensioni del Fido. Ciò gli ha provocato diversi scompensi alla colonna vertebrale. Evidentemente, chiunque lo avesse preso con sé ha peccato di negligenza nei confronti del cagnolino. Lo sottoponeva a un trattamento inqualificabile e tuttora le conseguenze del doloroso passato vengono a galla. Dal punto di vista fisico, se la cava abbastanza bene, tuttavia manca di fiducia in sé stesso.
Guarda al mondo esterno con timore: scottato dalla precedente esperienza, ha paura di incontrare solo persone cattive. I volontari dell’associazione presso la quale viene ancora oggi accudito cercano di trasmettergli fiducia nell’essere umano. Le piccole attenzioni quotidiane hanno avuto dei benefici, meno la convivenza forzata con gli altri randagi ospiti del centro. Ed è qui che sorgono i veri problemi.
Come spiegano i membri dello staff, la ragione dietro al scarso interesse suscitato riguarda il suo modo di rapportarsi con qualsiasi animale. Invece di avvicinarsi per fare amicizia, si mette subito sulla difensiva. Abbaia contro chiunque gli capiti a tiro, ragion per cui l’eventuale genitore adottivo non deve avere ulteriori quadrupedi a casa. Ed è un gran peccato perché Monty ha un’energia incredibile: adora correre e rincorrere le palline da tennis. Ah, quello sì che lo adora! La storia merita un lieto fine: speriamo che venga scritto.