Addio Grizz: ucciso davanti a tutti solo perché voleva giocare. Per i colpevoli nessuna punizione. La sua storia deve essere conosciuta perché tutti sappiano cosa accade ai cani addestrati per scopi umani.

Nuova Zelanda – All’aeroporto di Aukland la sicurezza uccide un cane scappato dall’assistente alla dogana.

Il cane, costretto a lavorare nonostante la giovane età, aveva voglia di giocare ed è scappato all’attenzione del suo responsabile e ha incominciato a correre per la pista e, secondo la direzione dell’aeroporto, ritardando i voli aerei.

Le reazioni della gente e delle associazioni per la protezione degli animali si sono fatte subito sentire: tutti si chiedono perché il cane non sia stato semplicemente sedato. Inoltre tutti sanno benissimo che, fino a una certa età, i cani vanno addestrati ma non messi a svolgere il lavoro di ricerca perché da cuccioli sono ancora ingovernabili.

Il muso di Grizz esprime tutta la vitalità e la voglia di divertirsi di un cucciolo adorabile: i responsabili, quelli che l’hanno costretto a lavorare nonostante fosse ancora cucciolo sono i veri colpevoli di tutto quello che è successo e avrebbero dovuto esser loro a pagare, non il povero cane.

E’ veramente assurdo pensare che un cucciolo di 10 mesi abbia mobilitato un aeroporto come quello di Aukland, e ancora più assurdo che nessuno sia riuscito a fermare Grizz: forse hanno voluto scaricare sul cucciolo le incompetenze dell’aeroporto stesso.

Chi riesce a credere che un cucciolo ritarda la partenza di 16 aerei? Se proprio erano così incapaci di prendere un cane di 10 mesi potevano utilizzare una pistola con tranquillante!

La società che segue la sicurezza dell’aeroporto dice che il cane era impazzito e non si faceva avvicinare da nessuno: non stiamo parlando di un leone, stiamo parlando di un cane che, per quanto potesse essere arrabbiato, in due persone lo avrebbero preso tranquillamente senza problemi.

Non dimentichiamo che i cani addestrati per questi lavori sono sottoposti a forti stress durante i corsi di preparazione e a Gizz mancavano ancora sei mesi alla fine della sua formazione: il cane non era impazzito, semplicemente non aveva ancora finito il suo percorso..

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