Qui Chi Adotta Un Cane Randagio Non Paga La Bolletta Tari. Approvato Il Regolamento

maria_greco

Il 6 di aprile è uscita una notizia che ci ha molto incuriosito. Ad Agira è stato approvato lo scorso 24 marzo all’unanimità dal consiglio comunale un provvedimento che dice che chi deciderà di adottare un cane randagio catturato sul territorio del paese riceverà dal comune di Agira un contributo. La somma sarà pari a quella dovuta al comune dai cittadini per il tributo Tari e non potrà superare i 400 euro (per i cani di piccola taglia), i 450 euro (per quelli di taglia media) e di 500 euro (per gli animali di grande taglia). Questo provvedimento è  stato pubblicato all’albo pretorio giovedì 31 marzo.
Le condizioni poste dal comune per aderire a quest’iniziativa e poter, dunque adottare un cane randagio agirino sono poche: bisogna essere titolari di tributo Tari, maggiorenni e senza precedenti penali per reati di maltrattamenti ad animali. Il comune valuterà anche le richieste da altri comuni ma darà il diritto di prelazione ai cittadini agirini nei confronti dei richiedenti residenti fuori da Agira, a parità di richiesta. 
Per adottare un cane si deve compilare un modulo disponibile sul sito del comune di Agira, nella sezione “Albo pretorio online” o presso gli uffici del comune. 
Prima dell’adozione il cane sarà sottoposto a un controllo veterinario che dovrà stabilire lo stato di salute del cane. Il richiedente avrà l’obbligo di registrarlo all’anagrafe canina e il cane diventerà di sua proprietà a tutti gli effetti. Il provvedimento specifica anche che la persona che adotterà un cane dovrà provvedere ad effettuare i vaccini e le cure necessarie e accudirlo a casa o in qualsiasi altri locali idonei alla specifica razza dell’animale. Per garantire il benessere dell’animale, alcuni incaricati del comune o del Dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asl effettueranno dei controlli per accertarsi che queste disposizioni vengano rispettate.
Gli eventuali trasgressori saranno denunciati dagli agenti di polizia municipale e dovranno restituire il contributo ricevuto. In più dovranno pagare la quota giornaliera di ricovero del cane fino a quando non verrà trovato un altro affidatario. «Ci auguriamo che questa iniziativa sociale abbia successo -afferma il sindaco Maria Greco- il fine è quello di migliorare il benessere degli animali e di limitare i costi del randagismo a carico della collettività».

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