Adotta un cucciolo, ma l’animale non è un cane come pensa
Prendere in adozione un animale è un impegno e questo lo sappiamo bene. Invece di andare negli allevamenti cerchiamo di andare nei rifugi o cerchiamo di aprirci alle opportunità lungo il cammino. Un giorno, uno studente di Tucson, nello Stato dell’Arizona, si imbatté in un cucciolo di cane. O almeno così credeva lui: trovando nei paraggi un cartello dove veniva descritto come un randagio, decise di dargli un’occasione. Solamente con un rapido scambio di sguardi si era lasciato intenerire e da quel momento avrebbe cercato di garantirgli una vita felice. Di conseguenza, se lo prese con sé e, una volta condotto nella propria abitazione, lo chiamò Neo. Il trovatello aveva giusto pochi mesi ed era alla disperata ricerca di affetto.
Dopo aver vissuto da solo, desiderava tanto scoprire che rumore facesse la felicità. D’altro canto, l’esperienza in strada ne aveva temprato il carattere. L’unico del quale si fidava era il soccorritore, che, però, non aveva tanto tempo da dedicargli. Difatti, indaffarato tra lo studio e il lavoro, passava poco tempo a casa. Dunque, Neo passava gran parte delle sue giornate in cortile privo di compagnia. Proprio allora iniziò a dimostrare la sua “indole ribelle”.
Puntualmente scavalcava il recinto per unirsi ai cani del quartiere. Per impedirgli di scappare il ragazzo costruì pure un recinto più alto, ma ciò non impediva al cane di scappare. I vicini cercarono di riportarlo nell’abitazione, senza successo. Come abbiamo detto in precedenza, il Fido non prestava ascolto a nessuno.
Esasperati dalla situazione, portarono l’animale alla Humane Society of Southern Arizona. E fu allora che arrivò la rivelazione: il cane non era in realtà un cane, bensì un lupo! Secondo le norme statali, il giovane non poteva tenerlo con sé e, pertanto, venne trasferito a un centro di salvataggio specializzato, il Wolf Conexión. Qui potrà vivere coi suoi simili.