Al Santobono di Napoli Cani e gatti: quando gli animali servono per guarire
Gli animali sono delle vere e proprie medicine. Lo dimostrano tantissimi studi di esperti in tutto il mondo.
Gli animali fanno decisamente stare meglio, soprattutto le persone che hanno delle disabilità fisiche e psichiche. Ecco perché anche in Italia, vengono utilizzati nelle Pet therapy, le terapie assistite che affiancano la medicina tradizionale.La pet therapy aiuta i pazienti a socializzare e parlare con gli altri; gli animali non solo cani, possono aumentare la fiducia del paziente in chi lo cura. Possono essere utili nel campo della riabilitazione motoria e per le malattie che sono altamente invalidanti. Gli amici a quattro zampe possono aiutare anche per fare compagnia alle persone anziane o nelle comunità di recupero. Il legame tra il paziente e l’animale è basato sul contatto, sulla cura e sull’empatia.Toccare l’animale è molto importante. Gli animali aiutano i pazienti a rimanere calmi e anche a essere più felici: infatti, regola il battito cardiaco e aumenta i livelli di endorfine. La pet-therapy è utile per chi soffre di ansia, depressione e insonnia, disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione, sindrome di Down, autismo, malattie degenerative, demenze senili, problemi psicomotori.Il 15 aprile, nella sede dell’Ospedale Santobono, medici insieme a esperti e veterinari coordinati da Alessandra Maltese, hanno spiegato in un seminario i mille benefici delle terapie assistite con animali. In alcuni ospedali americani, gli animali sono già presenti negli ospedali, direi che è arrivato il momento di fare nostra questa iniziativa e aiutare a guarire e a stare meglio, tantissime persone, bambini e anziani. Finalmente anche l’Italia inizia a sensibilizzare il pubblico, finalmente anche gli animali sono considerati degli esseri viventi capaci di sentimenti e consapevoli che il loro amore ci può donare tanta serenità. Da buona meridionale, sono contenta che questa iniziativa sia iniziata proprio da Napoli e del resto il popolo napoletano è sensibile ai suoi animali, forse molto di più che in altre regioni d’Italia.