Quando Arrivarono I Soccorsi C’erano 71°C Nell’Automobile Dove Si Trovava Sally
Mentre i suoi proprietari si godevano l’aria condizionata nel centro commerciale, questo piccolo cagnolino stava letteralmente cuocendo vivo in una macchina bollente in pieno parcheggio.
Purtroppo arriva l’estate e per i cani con proprietari sconsiderati è un vero incubo. Molta gente ancora non ha capito che un autovettura può essere molto pericolosa anche se la temperatura esterna non è delle più elevate, figuriamoci in piena estate. Un luogo chiuso, non ventilato lasciato sotto il sole, fa arrivare la temperatura dell’aria interna ad un livello esorbitante, basti pensare che con soli 33°C esterni, l’interno della macchina può arrivare a 71°C. Ed è questo che è successo, di fatto c’erano 33°C quel giorno in California, più che sufficienti a trasformare l’automobile dove si trovava il cane Sally in un vero forno…..e in una tomba. Quando i vigili del fuoco arrivarono sul posto , dentro la macchina c’erano 71°C.
Inaccettabile fu la parola corta e concisa con la quale condivisero la fotografia del cane su Twitter e il commento continuava “mai lasciare gli animali chiusi in una macchina”. Per fortuna per il piccolo cagnolino, i vigili del fuoco lo salvarono da quella trappola mortale giusto in tempo.
Quando i proprietari tornarono, molto freschi e allegri, si ritrovarono la polizia aspettandoli, per fargli una multa per ciò che era successo, informandoli che il cane era stato confiscato dall’associazione animali e presentandogli il foglio di citazione in giudizio alla corte per rispondere dell’accusa di crudeltà sugli animali.
Si erano rilassati nel centro commerciale, ma la loro negligenza nel lasciare il loro povero cane in contro ad una fine davvero triste, li ha sicuramente tolto tutto il relax di cui avevano goduto. Purtroppo questo è solo un principio di innumerevoli casi simili che si presenteranno durante l’estate, di certo non si può pensare che i proprietari lo facciano di proposito, ma l’ignoranza della gente può arrivare ad uccidere e se abbiamo la responsabilità di un essere innocente non ci possiamo permettere di essere “ignoranti”.