Voleva sbarazzarsene di lei perché la sua ferita puzzava. Quando sono arrivati i volontari non sono riusciti a trattenere le lacrime
La cattiveria umana è senza limiti e questo lo sapevamo. Ma a volte rimaniamo senza parole davanti a casi come questo in cui sembra di stare in un incubo. La storia di Ava è una di queste storie ma noi vogliamo raccontarvela.
Un giorno i volontari di un’associazione locale spaniola che si occupava dei cani randagi, sono stati contattati da una donna che chiedeva aiuto per il cane del vicino. Diceva che l’aveva visto per caso e che era in una condizione terribile e li implorava a fare qualcosa per lui.
I volontari si sono recati all’indirizzo che la donna aveva dato loro e un uomo ha aperto la porta. Appena gli hanno chiesto di vedere il cane l’uomo l’ha portato.
Quello che hanno visto era molto peggio di quello che immaginavano. La povera cagnolina aveva una massa informe cresciuta sul suo muso. La massa era talmente grande che ricopriva buona parte del viso e le creava seri problemi a respirare e a mangiare.
Per non parlare dell’odore che era nauseante. L’uomo ha raccontato che Ava, questo era il nome della cagnolina, aveva ricevuto un colpo in testa da uno sconosciuto, con un bastone, circa 2 anni prima. La ferita si era infettata e sopra è ricresciuta quella massa che ricopriva tutta la testa di Ava.
I volontari hanno chiesto se potevano portarla via e lui ha subito acconsentito. Non vedeva l’ora di sbarazzarsene di lei, anche perché diceva che l’odore era terribile.
I volontari erano increduli: l’aveva letteralmente lasciata marcire per 2 anni… senza preoccuparsi minimamente del suo dolore e delle sue sofferenze.
Portata nella clinica veterinaria Ava ha fatto le analisi e i test necessari per capire cosa avesse e alla fine la risposta è stata quella che tutti temevano.
La massa era un tumore (un condrosarcoma) che non poteva essere ne curato ne operato.
Alla fine Ava si è spenta tra le braccia dei volontari che hanno provato a coccolarla il più possibile, fino alla fine…
Questa storia non è a lieto fine ma deve farvi capire che il vostro intervento a volte potrebbe salvare una vita. Non rimaniate indifferenti alle sofferenze degli animali. Segnalate se vedete qualcosa che non va. Ava poteva essere salvata se qualcuno chiamava i volontari prima. Ma la sua morte non sarà in vano se qualcuno, leggendo la sua storia, deciderà di agire e denunciare un ingiustizia che conosce o di aiutare un animale in difficoltà.
Fonte: dailyfeed.pl