Billy, il chihuahua morto di crepacuore dopo la scomparsa del suo umano. Ha esalato l’ultimo respiro nella sua poltrona tra le carezze dei famigliari..
Gli studi ci danno ragione ormai, chi ama gli animali lo sostiene da troppo tempo. Loro, i nostri amici pelosi, hanno un empatia con il proprio umano che va oltre la comprensione dell’uomo. Riescono ad avvertire l’umore di chi li ama e il loro comportamento assume colore in base alla circostanza.
La storia di Billy ci fa pensare più al rapporto madre-figlio che a cane e “padrone”. Lui è un dolcissimo chihuahua di 13 anni, tutti passati insieme al suo umano. Sempre al suo fianco, dal bar la mattina al pisolino pomeridiano. Un amore continuo e reciproco ha fatto si che Billy avesse una vita bellissima con un uomo che l’ha sempre amato e coccolato. Tutta la famiglia l’ha amato ma lui aveva scelto il capofamiglia.
Come studi recenti hanno dimostrato, loro riescono a percepire anche il nostro stato di salute prima ancora di noi stessi. Questo è proprio quello che è successo in Sicilia a casa di Billy. L’anziano padrone era affetto da una malattia che lentamente lo stava portandolo alla morte. Il cane ha cambiato da subito atteggiamento, si è incupito e passava ore intere a vegliare il suo amico. Quando il suo umano si è aggravato, il cagnolino è caduto in una profonda e lenta depressione. L’anziano muore e Billy rimane su quella poltrona fissando tutti quanti. Il via vai di gente e le carezze che gli altri famigliari gli dedicano lo lasciano indifferente a tutto.
I giorni seguenti rimani sempre li, su quella poltrona dove passava intere giornate con il suo padroncino. Fino al quarto giorno quando si è lasciato andare definitivamente. Ha preferito raggiungere forse il suo amico che restare senza di lui in questa terra? Il veterinario ha confermato che ci sono stati altri episodio in cui il cane è morto di crepacuore dopo poco tempo dalla scomparsa del suo umano.
Condividete questa storia che parla dell’amore e dei sentimenti dei cani che noi tanto cerchiamo di diffondere.
