Cagnolina mamma nutre i cuccioli nonostante stia soffrendo con un gancio incastrato alla bocca
Tutti gli operatori, i volontari dei rifugi, gli infermieri e i veterinari hanno tantissime mansioni da portare avanti per assicurarsi che i loro pazienti a quattro zampe siano ben allevati, nutriti e curati. Immaginiamoci allora una mamma cagnolina cosa può fare per i suoi cuccioli.
In questa storia una dolce mamma a quattro zampe fa del suo meglio per sopravvivere e andare avanti. La cagnolina è una randagia, non ha un rifugio sicuro in cui vivere. Non ha nessuno che la aiuta regolarmente e all’improvviso affronta un terribile incidente. Per strada i pericoli sono tanti, troppi, e questa è una storia che possiamo sentire o leggere, purtroppo, spesso.
Ci troviamo a Kota, nel KinabaIu, in MaIaysia, ed è qui che una cagnolina ha incontrato un il suo destino. Stando a quanto racconta l’organizzazione di salvataggio, HeIρing Animal Rescue Team (HART), una donna una buona samaritana, avrebbe trovato la cagnolina che allattava ma ha anche notato come l’animale fosse a corto di energie. Inoltre aveva un amo da pesca conficcato nel labbro inferiore. Non sarebbe sopravvissuta a lungo in quelle condizioni.
Si legge sulla pagina social del rifugio: “Abbiamo ricevuto una chiamata da una simpatica signora musulmana, Ain Syaf, che ha dato da mangiare a una cagnolina e ai suoi cuccioli negli ultimi mesi. Questa dolce mamma cagnolina, che abbiamo chiamato Dakota, ha poco meno di due anni, aveva un amo da pesca incastrato nel labbro”.
Nonostante il disagio del luogo desolato dove si trovava, la intrepida mamma a quattro zampe non ha mai vacillato nelle sue responsabilità di “infermiera” per i suoi cuccioli affamati. La donna che l’ha soccorsa l’ha nutrita e ha cercato di contattare diversi centri di soccorso e di aiuto, ma quello che ha risposto subito e in tempo è stato proprio il gruppo di HART.
“Ci affrettiamo ad aiutare e a ottenere il massimo soprattutto per il suo sollievo”, ha scritto HART in un post su Facebook. “Quando siamo arrivati lì, abbiamo riconosciuto che era disidratata, stanca, piangeva di dolore e sicuramente soffriva. Senza il nostro aiuto sarebbe stata certamente molto peggio”.
La cagnolina adesso, come abbiamo detto, si chiama Dakota. Anche dopo che è stata recuperata e portata al rifugio, ha continuato ad allattare nonostante il dolore e la sofferenza. Chissà da quanti giorni quel gancio metallico era incastrato nella sua bocca. Il gruppo, però, l’ha rimosso, si è preso cura della cagnolina e sta continuando a riservare attenzioni anche ai suoi cuccioli.