Cagnolina vive in una “bolla” fino a quando i suoi problemi respiratori non sono risolti (VIDEO)
Kathryn ha incontrato la piccola Sally quando la cagnolina era davvero in pessime condizioni. Un allevatore che non poteva più occuparsene ha deciso di regalarle la dolce cagnolina. Sally aveva avuto la polmonite e c’erano evidenti difficoltà di respirazione. Kathryn, tecnico veterinario, ricorda come l’avesse vista “blu”. Bisognava iniziare un lungo e faticoso percorso.
La donna si era assicurata che Sally potesse avere tutto l’ossigeno di cui aveva bisogno in un contenitore, o “bolla”, appunto, contenente ossigeno. Non appena ha posizionato la cagnolina nella bolla, si è resa conto che sarebbe dovuta rimanere lì per molto tempo. Aveva assunto l’appellativo di “Bubble puppy” (cucciolo nella bolla) nei video che parlavano di lei. La cagnolina aveva i polmoni che lavoravano poco e male e, quindi, avevano bisogno di essere rafforzati. La piccola combattente non poteva lasciare la sua bolla perché avrebbe rischiato di morire di insufficienza respiratoria.
La piccola Sally poteva andare avanti e diventare una cagnolina normale, ma ci voleva tanto lavoro. Ogni tanto provava a sbirciare fuori; voleva giocare e vivere come qualsiasi altro cane, ma il suo corpo non glielo consentiva. Kathryn non si è arresa. Sally stava tutto il tempo nella bolla ma a un certo punto ha iniziato a scalpitare per uscire. Ma sono bastati appena 15 secondi fuori dalla sua bolla per capire che era impossibile vivere fuori.
Kathryn ha deciso di eseguire regolari e brevi esperienze della cagnolina fuori dalla bolla. Per i polmoni si trattava di un po’ di esercizio. Con la pratica, senza l’aiuto dell’ossigeno, la cagnolina riusciva a stare fuori per un tempo tra i 15 secondi e i 3 minuti. Un progresso, senza dubbio. Man mano che diventava più grande, la sua bolla doveva cambiare. Sally, però, non voleva più restare nella sua bolla, scappava in continuazione da quella gabbia per la sua salute.
Ma col passare dei mesi e con tanto esercizio, è stata sempre meglio. Fino a quando una visita veterinaria ha attestato che era sostanzialmente recuperata del tutto in fatto di capacità polmonare. Vederla andare presso la sua nuova famiglia adottiva, una collega di Kathryn, è stato davvero emozionante. Sally ha fatto la sua prima passeggiata nel parco, è andata alla sua prima nuotata in piscina, ha scelto il suo primo giocattolo e ha fatto molto di più. Non è più quel cucciolo malato rinchiuso in una bolla.