Cagnolino abbandonato e nato con due zampe impara a muoversi: ora protegge il suo padrone
La storia di Putol, un simpatico cane di Luzon, nelle Filippine, lascia davvero tutti senza parole. Infatti, il suo è un esempio della straordinaria forza che caratterizza il mondo animale. La sua vicenda ci dimostra non solo che spesso l’amore può fare la differenza, ma anche che la speranza può ripagarci di gioie impreviste. Senza lo spirito combattivo del cagnolino e senza il sostegno affettuoso del suo umano, la storia di Putol avrebbe avuto sicuramente un altro esito.
Putol, infatti, ha dovuto affrontare due grandi difficoltà nella sua vita. Quando è venuto al mondo, il cane – il cui nome significa “tritato” nella lingua tagalog – era privo delle zampe posteriori. Le sfide, però, non sono finite lì per Putol. Il suo primo padrone, con grande crudeltà e irresponsabilità, ha deciso di disfarsene poco dopo, abbandonandolo in strada e lasciandolo al proprio destino. Successivamente, qualcuno ha pensato di prelevarlo dalla strada e di metterlo in vendita insieme ad altri cuccioli.
E’ stato così che, sei anni fa, Danilo Codilego Jr ha conosciuto Putol. “All’epoca lavoravo in una panetteria” – ha ricordato il ragazzo. “Un giorno arrivò un collega con quattro cuccioli. Stava tentando di venderli per 5000 pesos ($ 151) ciascuno”. Danilo ha poi sottolineato che gli altri cuccioli sono stati venduti subito, e che nessuno voleva Putol, il povero cucciolo a due zampe.
Dopo quell’incontro, Danilo non ha fatto altro che pensare al tenero cagnolino. Così, ha deciso di adottarlo e di prendersi cura di lui. Per i primi due anni l’animale non è stato in grado di camminare in alcun modo. Poi, gradualmente, ha imparato a camminare sulle zampe anteriori. Da quel momento, niente ha potuto più fermarlo. Come sottolinea Danilo, Putol si comporta come un cane da guardia, è molto protettivo nei confronti del suo padrone e della proprietà in cui abitano. Inoltre, ama girare nel suo quartiere, dove tutti hanno preso a cuore la sua storia. “Non ho problemi quando devo viaggiare per lavoro – ha detto infatti Danilo – perché tutti si prendono cura di lui”.