Cagnolino pelle e ossa viene lasciato fuori dalla chiesa: gli occhi tristi e addolorati esprimono tutta la sua sofferenza
Odysseus come Odissea. E, in effetti, ha dovuto affrontare un calvario infinito questo cagnolino, trovato davanti a una chiesa ad Atlanta, in Georgia. Trovato ad appena due anni di età, era parecchio provato dai soprusi del suo cattivo padrone. Che non si era fatto il benché minimo scrupolo a lasciarlo lì, legato a un palo. Con un peso di circa 14 kg e disidratato, il piccolo aveva un aspetto scheletrico. Ma i volontari dell’associazione Fulton County tennero duro e, con le risorse in proprio possesso, cercarono di garantirgli tutto l’aiuto necessario.
Rimesso in libertà, lo sottoposero a un programma speciale, affinché recuperasse il peso forma e uscisse dal grave stato di malnutrizione. I membri dell’associazione si presero a cuore le sorti del cagnolino, dalla personalità enigmatica. Intimorito dall’uomo, aveva messo una sorta di muro tra sé e il mondo esterno.
Fino ad allora non aveva sperimentato il piacere di sentirsi amati da persone con buoni sentimenti. Con la convivenza cominciò a mostrare di che pasta era fatto: fragile e dolcissimo, meritava senz’altro una una seconda occasione. Gliela concessa una donna di nome Nicole, la quale, pur non avendo modo di portarlo a casa dati i problemi di salute che lo affliggevano, gli faceva regolarmente visita e lo accompagnava ai controlli medici.
Pregava il cielo affinché guarisse e man mano sembrava trovare ascolto. Difatti, con il trascorrere dei giorni uno spiraglio di luce cominciò a scorgersi. Era un esempio di attaccamento alla vita, ma una serie di malattie e disturbi emersero in un successivo frangete.
Il terribile periodo passato in totale solitudine aveva lasciato delle ferite profonde, impossibili da ricucire. Così, di comune accordo, Nicole e i dottori presero la sofferta decisione di sopprimerlo. Piuttosto di assistere a una continua agonia, lo accompagnarono verso il ponte arcobaleno: ora nessuno gli avrebbe più potuto fare del male.