Cagnolino pieno di zecche e picchiato non può muovere la testa a causa del dolore

Di salvataggi ne sentiamo e leggiamo tantissimi, ma pochissime volte facciamo qualcosa direttamente per le povere creature che hanno una seconda possibilità. In questo caso parliamo di un cagnolino che è stato salvato dalle macerie in una casa nel municipio di Los Huaicos, comunità nel sud del Argentina. Il soccorritore ha salvato il cagnolino da una situazione spiacevole per lui e per molte persone della comunità, località che ha già subito ingenti danni in passato a causa del dissesto idrogeologico.

Le immagini delle condizioni del cucciolone sono dolorose. Trema e non riesce a muovere la testa, soffre molto, centinaia di pulci e zecche hanno infestato il suo corpo. Si capisce che viene da una sofferenza non indifferente e che, probabilmente, è stato picchiato da quando è abbandonato a se stesso. Al minimo tocco o avvicinamento da parte di una persona, piange e si ritira.

Il cagnolino, di circa 10 anni, restava nascosto sotto una casa in costruzione nella particolare località di Los Huaicos. Al momento del soccorso, il povero animale era rannicchiato su un cumulo di macerie.

Il veterinario che lo ha visto ha stabilito che la sua condizione cutanea è molto delicata. È gravemente malnutrito e disidratato, dimostra forti dolori gastrici e ed è soggetto a vomito frequente. Inoltre, era possibile constatare che il povero cagnolino presentasse ferite da morso e un occhio danneggiato. Pare, infatti, che sia secco dato che non produce lacrime.

“La verità è che se lo guardo mi scendono le lacrime. I parassiti esterni succhiano il poco sangue che circola in quel povero corpicino. Non riesce ad alzarsi, piange quando tolgo le zecche dal suo corpo. Sono molto commosso dalla sua immensa sofferenza”, ha raccontato la soccorritrice Gabriela Gutiérrez.

cagnolino salvato

Il soccorritore, sgomento, ha fatto appello alla solidarietà della gente per coprire le spese di cura, comprargli pollo e riso perché il cagnolino deve anche rispettare una dieta ferrea. Ha avuto anche bisogno di aiuto per poter acquistare uno spray “Frontline plus” per proteggersi da altri insetti mentre è in convalescenza. Molti appartenenti alla comunità hanno voluto collaborare o si sono direttamente recati presso la Clinica Veterinaria Canedi. Alcuni si sono messi in contatto con la struttura attraverso l’account di Gabriela Gutiérrez. Altri ancora, grazie alle coordinate bancarie, hanno fatto anche una piccola donazione. Insieme si salvano più vite, sempre.

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