Canguro salvato dalla strada non riesce a smettere di abbracciare la donna che lo ha portato a casa
I canguri non amano il contatto con gli esseri umani. In generale sono molto restii ad avvicinarsi all’uomo, storicamente non sono animali addomesticati in massa. Si trovano molto bene in branco, sono molto socievoli, ma certamente non hanno un facile rapporto con l’essere umano. Ma la storia di Archie, un piccolo canguro che vive in Australia, ha dell’incredibile e merita di essere raccontata.
La storia inizia con una chiamata di aiuto per soccorrere un animale in pericolo. Teesh Foy è la donna australiana protagonista di questo episodio e che è intervenuta attraverso i sobborghi di Perth. Ha seguito il ciglio della strada nella zona dove era stata chiamata e finalmente lo trova: un piccolo canguro sembrava bloccato a lato della carreggiata.
Il cucciolo piangeva per sua madre, evidentemente allontanatasi e non riuscita a tornare. Teesh e il marito che era con lei in auto hanno quindi tentato di recuperarlo. Volevano proteggerlo all’interno di un telo che avevano preparato, ma non sarebbe stato così facile.
Il canguro è rimasto dapprima pietrificato e poi è scappato velocemente in un frutteto. Sembrava tutto perduto ma dopo un po’ il canguro, attirato verso l’esterno del frutteto, è tornato dai due umani. Riuscendo ad avvicinarsi a sufficienza, Teesh e il marito sono riusciti a recuperarlo. Il piccolo canguro si fidato dei due, stranamente, ma la sua fiducia sarebbe stata ben riposta.
Teesh lo ha quindi portato a casa, lo ha avvolto in coperte calde, lo ha nutrito e gli ha fornito tutta l’assistenza del caso. Le cure veterinarie lo hanno indirizzato verso un percorso di rapida ripresa. In più, il piccolo canguro, è stato curato come lo avrebbe fatto la madre e questo ha aiutato i due a stringere un legame affettivo reciproco importante. Adesso il cucciolo aveva anche un nome, Archie.
I due hanno vissuto insieme per dieci giorni, giusto il tempo di portarlo in un locale rifugio che potesse occuparsene a tempo pieno e in maniera del tutto adeguata. Archie sembrava molto contento di stare sempre tra baci e abbracci della sua soccorritrice d’eccezione, molto diversa da mamma canguro. Ma la mamma, forse, non c’era più. Archie aveva bisogno di amore, calore, vicinanza. In quei dieci giorni i due erano diventati inseparabili.
In natura i cuccioli di canguro vivono dai 6 ai 9 mesi nella “tasca” della madre. Ma Archie aveva bisogno di essere ancora svezzato. Per questo motivo il calore e gli abbracci di Teesh sono stati importanti per il cucciolo. Shane Williams, il manager del rifugio Bridgetown Wildlife Rescue, si è presa cura di Archie insieme a tutto il suo staff. Bisognava svezzarlo prima di rilasciarlo con il suo branco parte della fauna selvatica locale.
Serviva solo che Archie superasse il trauma dell’abbandono per tornare di nuovo felice a scorazzare e saltare in giro per l’Australia. Con tutto l’amore possibile, le cure e l’attenzione il cucciolo sarà sicuramente felice in natura.