‘Ce l’ha riportato perché diceva che era sempre stanco e non giocava mai.’
“Sono una volontaria del rifugio Soto Rescue di Puerto Rico. Un giorno, ci hanno chiamato per un gruppo di cuccioli che girovagava per le strade. Quando abbiamo raggiunto il punto esatto, li abbiamo visti lì, soli e spaventati, sporchi e malnutriti. Li abbiamo presi e portati tutti al rifugio. Li abbiamo lavati e rifocillati, erano adorabili. Purtroppo non c’era traccia della loro mamma, così non appena ripresero abbastanza forze da riuscire a provvedere a se stessi, abbiamo cercato loro una famiglia.
Come potete immaginare, fu molto facile, erano cuccioli, chiunque vuole adottare, preferisce un cucciolo! Eravamo felici, beh è il nostro lavoro. Quando sei un volontario, ogni volta che salvi un animale e gli ridai una vita, ti senti appagato, come se hai contribuito in qualche modo a migliorare il mondo. Ma questa volta, dopo poco tempo, è accaduto qualcosa che proprio non ci aspettavamo.
Dalla porta del nostro rifugio è entrata una donna che aveva adottato uno dei cuccioli, Yuko per l’esattezza. Era tornata perché credeva che gli avessimo dato un cane malato. Ci ha raccontato che era sempre stanco e non riusciva nemmeno a stare in piedi. Non giocava, non socializzava, era “strano”.
“Più ci provo e più si accascia, sembra sempre esausto, qualunque cosa faccia. Voglio solo sapere cos’ha e perché me l’avete dato così senza dirmi nulla”.
Sembrava stare come tutti gli altri quando era qui nel rifugio, quindi quella donna ci aveva totalmente spiazzato. Le abbiamo detto di non preoccuparsi e l’abbiamo accompagnata dal veterinario. Dopo una visita accurata, il medico ci ha dato un’orribile notizia. Aveva un difetto cardiaco e doveva essere operato immediatamente c’era solo un problema.
“Il costo dell’intervento è di 5.000 $£”, concluse il veterinario.
La donna si è voltata verso di noi e ha detto: io non ce l’ho… e non li avevamo nemmeno noi! Così abbiamo provato a fare un appello per lui su Facebook e siamo rimasti increduli da quanto aiuto abbiamo ricevuto. Sono iniziate ad arrivare donazioni da ogni dove e in pochissimo tempo Yuko è stato operato.
Oggi sta bene, corre, gioca e riporta la pallina alla sua mamma. Se averlo dato in adozione mi aveva appagato, contribuire a salvargli la vita, mi ha segnato per sempre. Eccolo, Yuko oggi è così:
Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato, il bene che ci autate a fare verso gli animali, vi sarà ridato nella vita, chi fa del bene, riceverà sempre del bene…”