“C’era qualcosa in quel fossato… mi sono avvicinato e ho visto il suo musino… un piccolo cagnolino indifeso. Ma poi ho visto la sua schiena e ho iniziato a tremare…”
“Mi chiamo Lukasz Muniowiski, vivo in Polonia e voglio raccontarvi di quel giorno che ha cambiato la mia vita per sempre. Stavo facendo una passeggiata in bicicletta con mia moglie Natalia, per le strade della campagna, quando ad un certo punto qualcosa ha attirato la nostra attenzione. O meglio, prima quella di mia moglie e poi la mia… abbiamo iniziato a sentire dei lamenti provenienti da un fossato. Erano così penosi che abbiamo deciso di avvicinarci per vedere di cosa si trattasse.
C’era un cane che si stava nascondendo. Quando l’ho guardato bene ragazzi… mio Dio non potete capire. Era ferito, la sua schiena era inarcata, pensate che le sue zampe posteriori non toccavano il suolo. Abbiamo cercato di prenderlo, ma era terrorizzato, indietreggiava e piangeva, mi faceva tanta pena. Mia moglie mi gurdò e mi fece capire che non si sarebbe data per vinta. Iniziò a parlargli e a dirgli delle parole dolcissime, rassicuranti. Il piccolo sembrava averla capita, tanto che le permise di prenderlo in braccio.
A quel punto l’abbiamo portato di corsa al veterinario più vicino. Mentre io guidavo, mia moglie lo cercava su Internet. Dopo la visita, il medico ci disse che si trovava in quelle condizioni da oltre 3 – 4 settimane. Le sue ferite erano state causate o da un auto o da una trappola da caccia. Vi rendete conto da quanto tempo soffriva? Ero sconvolto e arrabbiato.
Purtroppo il medico ha dovuto amputargli una zampa e vederlo soffrire ancora di più, ci ha spezzato il cuore. Ma dopo l’operazione e le cure del veterinario, sembrava un altro cagnolino. Aveva tanta forza e tanta voglia di vivere, era un piccolo guerriero peloso. Mia moglie decise di chiamarlo Bobby e con gli occhi a cuoricino mi pregò di adottarlo. Beh, come potevo dirgli di no? L’unico ostacolo adesso era il nostro Leon, il nostro cane.
L’abbiamo portato a casa e abbiamo pensato, per tutto il tragitto, a come affrontare la situazione. Erano due maschi e sapevo che Leon avrebbe difeso il suo territorio. Ma mi sbagliavo, quando l’ha visto, fasciato, dolorante, senza una zampa, lui lo ha accolto come un vero fratello. Oggi sono inseparabili. Giocano, corrono e si coccolano.
E’ il cagnolino più dolce e tenero che io abbia mai visto. Quel giorno ha cambiato la mia vita, perché mia regalato un altro insostituibile membro della famiglia!”
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