Chiedevo aiuto ma nessuno mi sentiva. La casa più vicina si trovava a circa 400 m di distanza. L’unico che mi ha sentito è stato Kelsey che è corso immediatamente da me. Fuori si gelava e io avevo pochi vestiti addosso ed ero paralizzato. Se sono vivo devo ringraziare Kelsey, il mio eroe a 4 zampe
“Stavo cercando di chiedere aiuto ma la mia voce era abbastanza debole e nessuno mi sentiva. La casa più vicina si trovava a circa 400 m di distanza. Non potevano sentirmi. L’unico che mi ha sentito è stato Kelsey che è corso immediatamente da me. Dopo qualche ora ho perso la voce ma Kelsey ha continuato ad abbaiare e ululare”
Bob è rimasto paralizzato nella neve per le prossime 20 ore. Faceva molto freddo ma Kelsey non si è allontanato da lui nemmeno un secondo e non ha mai smesso di abbaiare. Per mantenere costante la temperatura del suo corpo si era seduto sopra di lui e per tenerlo sveglio continuava a leccargli la faccia.
“Sapevo di dover combattere e che rimanere in vita era una mia scelta.”
Dopo più di 19 ore Bob ha perso coscienza ma Kelsey ha continuato ad abbaiare finché il vicino non si è affacciato alla finestra. Bob è stato trovato il 1 gennaio verso le 6.30 di pomeriggio.
Quando è arrivato in ospedale era in ipotermia, in fibrillazione atriale e aveva le vertebre C4-C5 rotte. La compressione delle due vertebre gli aveva causato una paralisi negli arti inferiori.
“Quando mi sono svegliato sono rimasto sorpreso a scoprire che non avevo parti del corpo congelate. Probabilmente devo ringraziare Kelsey che mi ha mantenuto costante la temperatura del corpo”
Bob è stato sottoposto a un delicato intervento e adesso sta pian piano riprendendo l’uso delle sue gambe… Sarà eternamente grato al suo migliore amico Kelsey.