Come nascono i cuccioli di alcuni animali selvatici: il parto come non l’avete mai visto (VIDEO)
Il mondo animale è sempre stato fonte di fascino per gli esseri umani e per questo motivo l’uomo ha studiato da sempre tutti gli esseri viventi. Che sia un’indagine sul loro istinto o la mera capacità di sopravvivere in situazioni davvero difficili, il mondo animale ha sempre stimolato la nostra immaginazione. Non di rado si parla di “umanizzazione” del comportamento degli animali, proprio perché ci colpiscono a tal punto da essere visti anche con occhi diversi. Un aspetto che spesso non riusciamo a osservare o di cui magari non ci informiamo molto è il processo del parto, talvolta davvero particolare.
In questo caso parliamo di animali non proprio comuni e decisamente non domestici. Parliamo della fauna selvatica, e il parto è un momento sempre delicato e in cui gli animali oltre che dover patire delle sofferenze hanno anche il picco di fragilità. Dalla giraffa al canguro, ogni specie ha il suo modo unico di portare nuova vita nel mondo.
Parlando di animali selvatici, dunque, cominciamo col citare la giraffa. Le meravigliose creature note per i loro lunghi colli, partoriscono in piedi. Proprio così, e potrebbe sembrare davvero assurdo e pericoloso per il cucciolo in primis. Ma per le giraffe è solo un altro giorno nel mondo, un’esperienza normale. La madre giraffa, normalmente, va in giro e continua persino a pascolare durante il travaglio. Una volta che il cucciolo è pronto a nascere, cadrà da circa un metro e mezzo o poco più da terra. Potrebbe sembrare un gran bel salto, ma è una parte assolutamente naturale del processo di parto.
E quindi, andando invece al canguro, va detto che questi marsupiali hanno un modo davvero particolare di partorire. A differenza di altri mammiferi, i canguri danno alla luce dei cuccioli ancora poco sviluppati che necessitano ancora una sorta di gestazione “extra”. I piccoli sono lunghi solo pochi centimetri e per diverso tempo, mesi, vivono e si muovono solo nel marsupio della madre, continuano a svilupparsi e crescere nei mesi successivi.
Un altro parto affascinante è quello dell’ornitorinco. Questi mammiferi dal becco d’anatra sono davvero speciali. Appartengono ai monotremi, vuol dire che non partoriscono i cuccioli vivi ma depone da 1 a 3 uova dopo averle tenute nella pancia per circa 28 giorni. Le uova si schiudono dopo averle covate per 10 giorni e, una volta dopo la schiusa, la mamma allatta i cuccioli per circa 3 o 4 mesi. Rappresenta infatti un’eccezione: è un mammifero che depone le uova.
Per concludere, il processo del parto è sempre un’impresa straordinaria, un momento davvero speciale che gli animali devono affrontare per garantire la continuità delle loro specie. Ogni specie ha il suo modo unico di dare alla luce dei cuccioli e farli crescere.