I consiglieri toscani votano contro il circo che utilizza animali, finalmente anche l’Italia comincia a prendere posizione.
Finalmente anche in Italia si comincia a ragionare. Il consigliere Rudi Russo del Centro Democratico, ha promosso un iniziativa che mette al bando i circhi che presentano spettacoli con animali esotici o di natura selvatica. L’iniziativa proibirebbe l’attendamento nel territorio toscano, di circhi che utilizzano animali come attrazione. La mozione è stata approvata e il consigliere Russo ha dichiarato:
“Impegniamo così la Giunta a intervenire nei confronti dei nostri comuni cui, per legge, spetta la competenza di concedere le aree per l’installazione dei circhi”
Inoltre il consigliere ha aggiunto:
“Considero questo voto dell’Aula un importante atto di civiltà. Sono già numerose le nostre amministrazioni che, in attuazione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali del 1992, hanno disposto di non accogliere spettacoli di intrattenimento che impieghino specie a rischio come primati e non solo. L’uso di animali selvaggi è oltretutto in aperto contrasto con la Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali del 1978 e con la normativa nazionale e regionale in materia. Credo sia doveroso intervenire una volta per tutte. Il nostro auspicio è dunque che tutti i comuni della Regione si uniformino a tale convenzione e alle norme per la tutela degli animali, peraltro già regolate dalla legge regionale dell’ottobre 2009”.
Durante questa votazione però hanno voluto sottolineare che non vi è alcun pregiudizio nei confronti degli spettacoli itineranti, e che anzi è una tradizione antichissima che va preservata ma non a scapito di creature innocenti, il consigliere ha specificato:
“Il circo è un’arte antica che merita di essere difesa e tramandata, ma senza animali esotici o di natura selvatica, per cominciare”
Quindi scimmie, giraffe, ippopotami, leoni, sono solo alcuni degli animali che dovrebbero vivere liberi da catene e gabbie, si spera dunque che i comuni regionali risponderanno all’indicazione regionale, evitando cosi lo sfruttamento di animali “da spettacolo” su tutto il territorio toscano. Adesso speriamo che anche il resto dell’Italia cominci ad agire con coscienza e prenda esempio.