Cucciola affamata cerca disperatamente di scodinzolare nella speranza di trovare casa
Ogni animale merita di essere salvato. Non esistono cause perse. Anche se fragili e fortemente debilitati, la resilienza che caratterizza ognuno di loro può permettere di superare pure dei grossi ostacoli. La storia di Ivy, la cucciola protagonista della nostra storia, lo ricorda una volta in più, casomai qualcuno se lo fosse dimenticato.
Una bambina trovò un giorno in cortile della sua casa una cucciola di cane. Così contatto alcuni volontari della zona, affinché si occupassero di lei. Nel momento in cui arrivarono a destinazione, il Fido sembrava essersi volatilizzato. Attivate le ricerche, i soccorritori la videro nascosta in un cespuglio. Era evidente che avesse vissuto da tempo in strada e lasciarla stare sarebbe stato come mandarla incontro a una morte certa. Da qualche mese doveva patire la fame, la pelle aveva una seria malattia e, oltretutto, presentava delle dolorosissime piaghe.
A seguito di alcuni test eseguiti dallo staff di veterinari, si scoprì che soffriva di babesiosi, una malattia trasmessa dal morso delle zecche tale da provocare anemia, febbre e sintomi correlati. Per darle una possibilità di guarigione era necessario eseguirle al più presto una trasfusione di sangue. A quel punto, si sarebbe potuto parlare di ripresa, ma la piccola andava seguita giorno e notte da uno staff competente.
La risposta di Ivy al primo pasto servito colse di sorpresa i volontari. Difatti, prima di avventarsi sul cibo rimase momentaneamente a fissarlo, come se lo adorasse. Con ogni probabilità non le era mai capitato di gustarsi un buon pasto.
A dispetto delle difficoltà incontrate, Ivy dimostrò la forza di una leonessa e nel giro di alcune settimane cambiò completamente. Inizialmente pelle e ossa, raggiunse i sette chili. Tutti erano felici di averle visto superare il peggio e la parte migliore non era ancora arrivata: una donna britannica la prese in adozione, felice di concederle una seconda opportunità.