Cucciolo abbandonato in condizioni drammatiche, il suo recupero è straordinario (VIDEO)
Ogni anno, milioni di cuccioli indesiderati nascono in una vita di sofferenza per le strade della Thailandia. Per molti cagnolini, purtroppo, la loro vita sarà troppo breve. Molti di questi cuccioli abbandonati restano vittime di malattie, della fame, di incidenti stradali o della crudeltà umana prima ancora che abbiano pochi mesi. Prima ancora di scoprire il mondo.
Le cose non vanno molto meglio per coloro che sopravvivono. Li attende una triste esistenza tra malattie, fame e pericoli. Ma la loro sofferenza può essere evitata e perfino spazzata via anche quando le condizioni sembrano drammatiche. Il modo più efficace per gestire la popolazione di animali randagi, oltre all’aiuto e al soccorso per tutti, passa attraverso la sterilizzazione di massa, la castrazione e la vaccinazione. Tutte operazioni comunque importanti, costose. E oggigiorno possiamo aiutare questo processo dando una mano alle associazioni, mettendoci in prima linea noi stessi.
La storia di Titumy, per esempio, è davvero commovente. Questa amica a quattro zampe che ha vissuto per le strade della Thailandia è solo una dei tanti cuccioli nati in una vita di sofferenza. Per fortuna, è stata salvata insieme ai suoi fratelli, ma non è sempre così. A volte è troppo tardi. Incredibilmente, oltre la metà dei cuccioli nati per strada non arriva nemmeno a sei mesi. Una statistica agghiacciante.
Il video di Soi Dog Foundation non può che avere un grande impatto su chiunque. Si tratta di una storia di salvataggio e riabilitazione di un cagnolino che versava in uno stato cutaneo drammatico. Inoltre, ha ricevuto indifferenza e la sua patologia cutanea si è aggravata con il tempo per strada, esposto a ogni tipo di agente dannoso.
Il piccolo Titumy, come tanti cuccioli che hanno vissuto per strada tra sporcizia, cattiva alimentazione e acqua spesso non potabile, ha sofferto molto. Anche se questa storia, testimoniata anche dal video, racconta un lieto fine e un percorso di cura, moltissimi altri non ce la fanno e muoiono da soli, nel silenzio. A noi il compito di sostenere le realtà che lavorano sul campo e di essere i primi a educare gli altri al rispetto degli animali e ad aiutarli quando possiamo compiere un bel gesto di amore.