Cucciolo aspettava la sua famiglia in smoking ma non si è presentata
I rifugi sono pieni di animali che aspettano solo di essere adottati. All’interno possiamo trovare di tutto, dai cuccioli a cani che sono li da anni e anni. Non sono tutti randagi cresciuti per strada, molti vengono abbandonati dai loro stessi proprietari che decidono di non prendersene più cura.
Quando arriva quindi una richiesta di adozione, c’è sempre un clima felice. Per questo cucciolo era così, infatti le volontarie lo avevano vestito anche in smoking, per fare bella figura con la sua nuova famiglia, ma qualcosa è andato storto. Le persone che dovevano adottarlo, non si sono presentate.
Questo cucciolo, di nome Vicente, era stato salvato insieme ai suoi fratellini e ora cercavano una casa in cui stare. Così un giorno finalmente è arrivata una richiesta per Vicente. Così le volontarie, per fargli fare bella figura e avere un incontro simpatico, hanno deciso di mettergli uno smoking, ma il giorno dell’incontro non si è presentato nessuno.
I cuccioli sono stati salvati dall’organizzazione no profit Fundacion Rescastame La Calera, in Colombia. I volontari hanno voluto condividere la foto del povero cane su Facebook, spiegando quello che era successo.
“Il presunto adottante di Vicente non è mai venuto a prenderlo. Quando era pronto per entrare a far parte di una famiglia d’oro, ha annullato la sua adozione. Poi ci viene chiesto perché siamo così severi nel processo di adozione! Perché non vogliamo dubitare che i nostri animali saranno SEMPRE in buone mani.”
scrivono.
Un bellissimo lieto fine.
Il loro post è diventato virale, totalizzando più di 3.000 condivisoni. Grazie a questo, molte persone hanno potuto conoscere Vicente e sono arrivate molte richieste di adozione.
Poco tempo dopo infatti, Vicente è stato adottato da una splendida famiglia, e i volontari dell’organizzazione hanno voluto condividere la foto su Facebook, per far sapere agli utenti che il cane ora era felice.
“Vogliamo farvi sapere che Vicente è già stato adottato da una splendida famiglia”.
scrivono.