Cucciolo cade in acqua, la coppia supplica il comandante di fermare l’aliscafo, ma loro si rifiutano.
Nonostante le campagne di sensibilizzazione e le infinite storie di eroi a 4 zampe, c’è ancora una miriade di gente per la quale, il nostro fedele amico, è “solo un cane”. Lo dimostra questa storia, ambientata a Napoli. Una coppia in viaggio su un aliscafo, ha portato con se il nuovo membro della famiglia: un cucciolo di soli tre mesi, un levriero. Non si sarebbero mai immaginati di vivere una situazione simile quando il loro cane è caduto in acqua.
Il piccolo levriero, è riuscito a sfuggire al guinzaglio, si è sporto dall’imbarcazione e in attimi di secondo era in acqua, a due chilometri dalla costa.
“Quando ho visto il cane in mare, ha chiesto all’equipaggio dell’aliscafo di arrestare l’unità per salvarlo, ma mi hanno fermato dicendo che non vedevano nessun animale in acqua e che comunque era probabile che fosse subito affogato”.
L’equipaggio e gli addetti, non avevano alcuna intenzione di fermare l’imbarcazione “solo per un cane”. Nonostante la disperazione della coppia, hanno proseguito sulla rotta. I due proprietari non si sono arresi, l’uomo aveva visto il cagnolino riemergere dall’acqua, abbastanza lontano dalla schiuma, così hanno chiamato subito la guardia costiera.
Fortunatamente, c’erano dei velisti usciti per una regata, che hanno avvistato il povero cucciolo nel mare.
“Eravamo tutti stupiti. Il cucciolo di Labrador, che abbiamo soprannominato subito Mosè, era ancora in forze. Riusciva ancora a nuotare e quando ha capito che l’avremmo salvato, ha dato il massimo per venire incontro alla barca. Lo abbiamo preso al volo. Tremava tantissimo, era quasi in ipotermia avevamo solo una felpa in più e ho cercato di asciugarlo quanto possibile. Abbiamo chiamato subito il circolo Savoia per far venire subito un gommone al fine di farlo tornare a terra. Lì l’hanno accolto i bambini degli altri corsi, gli istruttori e i marinai dandogli acqua e cibo.“
La coppia, con l’appoggio degli animalisti, ha sporto denuncia verso la Caremar, il comandante e il personale dell’imbarcazione, per maltrattamenti e mancato soccorso del piccolo quattro zampe.