Cucciolo scava un enorme buca sotto una tomba, ma non è per nessun proprietario defunto
Per proteggere i propri cuccioli, un cane farebbe davvero di tutto. I cani randagi ad esempio, per trovare un posto al sicuro per i loro piccoli, cercano qualsiasi riparo esistente, ma delle volte sono costretti a crearselo da soli. Quando questo pastore tedesco è stato visto scavare sotto una tomba un enorme buca, le persone vicino a lui pensavano che avesse un proprietario defunto. Tuttavia, indagando meglio, si scoperto che stava semplicemente proteggendo i suoi quattro cuccioli, scavando una buca come riparo dalle brutte precipitazioni atmosferiche. Fortunatamente sono stati presi e portati al sicuro, e adesso la mamma non dovrà più preoccuparsi di nulla.
Il tutto è accaduto all’interno di un cimitero di Belgrado, in Serbia, dove il pastore tedesco ha attirato l’attenzione di moltissime persone lì presenti. Per giorni infatti, il cane aveva scavato una buca e la custodiva fedelmente, e questo ha portato a pensare che stesse piangendo la morte del suo proprietario. Tuttavia, dopo un po’ di tempo la verità è venuta a galla, e tutti sono rimasti sorpresi.
Una scoperta commovente
Infatti, il pastore tedesco stava semplicemente proteggendo i suoi quattro cuccioli. La buca serviva per proteggerli dalle brutte precipitazioni atmosferiche e tenerli al caldo. La vita per strada, però, non era affatto semplice, quindi avevano necessariamente bisogno di aiuto. Fortunatamente, un uomo di nome Vesna Mihajloski, un soccorritore di animali, è venuto a conoscenza della sua storia ed è intervenuto subito.
Così la dolce famigliola è stata portata al rifugio, dove hanno potuto finalmente riposare al sicuro e, soprattutto, al caldo. I piccoli si sono subito rilassati molto, sfoggiando tutto il loro carattere dolce e giocherellone. Inoltre, hanno ricevuto del buonissimo cibo e tutte le cure mediche di cui avevano bisogno. Speriamo che riescano a trovare al più presto una casa in cui andare a vivere, dimenticando il buco nel quale sono cresciuti.