Decine di cani barboncini vengono sottoposti a torture e venduti al mercato della carne in Cina: tutto ha inizio con TikTok
I maltrattamenti e gli abusi nei confronti dei cani rappresentano delle pratiche che assumono varie sfaccettature. Dai maltrattamenti domestici agli allenamenti intensivi in vista di competizioni illegali, fino all’orribile esempio che stiamo per trattare, la casistica purtroppo è molto ampia. Non sempre, poi, è possibile rintracciare queste dinamiche, soprattutto quando coinvolgono molte persone e si legano a questioni prettamente economiche. La storia di oggi riguarda una crudele pratica diffusasi recentemente in Cina.
In particolare, la vicenda è ambientata nella provincia di Liaoning, dove si sta diffondendo una moda legata al mondo di TikTok. Sul noto social, infatti, è virale la mania di sottoporre i barboncini a una speciale toelettatura che li rende simili a “orsacchiotti”. Così, i centri per la toelettatura stanno conoscendo una crescente domanda da parte di coloro che cadono nel tranello di questo tipo di tendenze. Alcuni di questi centri, inoltre, si sono dotati di un gran numero di esemplari di cani, in particolare barboncini, che utilizzano come “cavie” per far esercitare i propri allievi.
Ancor più triste è che i proprietari di questi centri decidono di disfarsi in maniera crudele dei cani, quando questi non risultano più utili ai loro scopi. E purtroppo, la destinazione principale di questi esemplari è il mercato della carne. Qui decine e decine di animali vengono mandati dopo aver subito la devocalizzazione. Questa pratica, che consiste nella rimozione delle corde vocali, impedisce loro di abbaiare e, dunque, di farsi notare.
Fortunatamente l’associazione NoToDogMeat di Hebei, in Cina, è riuscita a rintracciare alcuni di questi giri illegali. In particolare, ha individuato un gruppo di circa 50 cani di razza barboncino mandati al mercato della carne, e destinati quindi a una fine tragica. Finora l’organizzazione – che da molto tempo si batte per salvare dalle torture migliaia di cani – è riuscita a trovare 41 famiglie per l’adozione di altrettanti cuccioli. Tuttavia, cresce la preoccupazione su un fenomeno così crudele, che potrebbe contare molte più vittime di ciò che si crede.