Lettera di un Cane “Monello”
Spesso vediamo scritto o sentiamo dire che “non esistono cani cattivi ma solo cattivi padroni”… Vi siete mai chiesti cosa potrebbe passare per la testa di un cane reputato aggressivo? Noi abbiamo provato ad immaginarlo ed ecco il risultato…
“Caro umano, mi resta poco tempo, ho sentito che domani mi metteranno a dormire. Ho paura, non voglio morire, se tu fossi qui tutto sarebbe più semplice. Non ho potuto dirti addio ma voglio che tu sappia cosa sei tu per me.
Ricordo ancora quando ero solo un cucciolo, tu mi prendesti e mi portasti via con te. Ricordo com’eri severo quando cercavi di insegnarmi come si deve comportare un cane, ma pensavo che lo facevi perché volevi che fossi forte, impavido e coraggioso. Mi ricordo quando mi istigavi a difendermi e ad attaccare, perché nessuno potesse farmi del male…o quando mi allontanavi dagli altri cani, perché potevano essere pericolosi per me, forse era il tuo modo di dirmi che mi volevi bene ma non avevi idea di quanto io ti amassi già. Avrei fatto tutto per te, ti ho sempre obbedito perché tu sei il mio umano, il mio universo, il centro della mia vita.
Quando mi colpivi, mi facevi paura ma ero certo che lo facessi per farmi diventare più forte, così nessun cane avrebbe potuto farmi del male. E infatti tutte le volte che i tuoi amici portavano i loro cani e tu mi mettevi con uno di loro, io ti dimostravo di essere come tu mi volevi, un vincente. Per me era bellissimo vederti felice ogni volta che uscivo vincitore da un incontro, l’unica cosa che mi importava era che tu fossi orgoglioso di me. Ma questa volta forse ti ho deluso e questo mi spezza il cuore, certo ho vinto ma non sono stato più in grado di alzarmi, forse non sono cosi forte come mi volevi, forse è per questo che mi hai abbandonato per strada pieno di ferite, ho aspettato immobile per giorni che tu tornassi, io non riuscivo a muovermi per venire da te.
Non so se sei stato costretto a lasciarmi lì ma volevo dirti che qualcuno mi ha trovato, una donna, dolce e gentile, quando ha alzato la mano ho pensato che volesse colpirmi e ho ringhiato anche se non riuscivo neanche a muovermi e invece lei mi ha toccato la testa e ho provato la più bella delle sensazioni, una carezza infinita, mi guardava come tu non avevi mai fatto e in quel momento ho sentito il calore. Lei mi ha preso, l’ho lasciata fare, sapevo che non mi avrebbe mai fatto del male, mi ha portato in un posto dove c’erano altri animali. Un uomo ha cercato di visitarmi, non avevo più paura perché c’era lei al mio fianco che mi accarezzava la testa. Ho visto le sue mani rosse, era il mio sangue, perdevo molto sangue, ma non sentivo più niente. L’uomo ha provato a curarmi, ma dopo pochi giorni l’ho sentiti dire che la mia situazione era troppo grave e una grave infezione mi avrebbe ucciso comunque.
Quella donna che mi conosceva da solo pochi giorni, si è messa a piangere, mi ha stretto a lei, è stato bellissimo, non pensavo più ne al dolore ne alla morte, sentivo solo un profondo amore nei miei confronti simile a quello che io ho provato per te nella mia vita e che ancora provo nonostante tutto. Adesso che è arrivata la fine e tu non sei con me, mi chiedo perché mi hai fatto temere tutto e tutti, perché mi hai insegnato ad odiare quando potevo amare? Quella donna mi ha mostrato che non tutti sono cattivi e non era necessario che tu mi facessi diventare “forte”, avrei dato tutto per una tua carezza. Adesso che sto per morire, volevo dirti che ti perdono e che ti amerò fino all’ultimo respiro perché tu sei il mio umano, il mio universo, il centro della mia vita…… Il tuo fedele cane da combattimento“