Da due mesi ricevevo chiamate perché si aggirava un cane con qualcosa di strano in bocca o appeso al collo, finalmente l’ho individuato….ma che schifo era mai quello!
“Sono Marina. una persona che se c’è da dare una mano parte e va. La gente del posto lo sa benissimo quindi se trovano un cane o un qualsiasi animale in difficoltà la prima a chiamare sono io. Per ben due mesi ho ricevuto chiamate, sempre di un cane malconcio con qualcosa di strano in bocca…Altre dicevano un animale con qualcosa attaccato..
Quando mi recavo sul posto però non c’era mai nulla, nessuna traccia di questo misterioso abitante delle campagne. Una segnalazione lo collocava in un recinto quindi ho chiesto alla persona al telefono di non farlo uscire, qualche minuto e sarei arrivata sul posto. Chiamo in aiuto i ragazzi dell’associazione con cui spesso collaboro e giunti sul posto rimaniamo tutti a bocca aperta!
Era una creatura viva, niente di più. Pieno di cicatrici, il pelo mancante a chiazze e aveva attaccata alla zampa una trappola per orsi.
Il dolore l’aveva distrutta, la carne era ricresciuta intorno al ferro, lei si portava dietro quel ferro che non si sa come non sia partita una setticemia. Il cane era poco più che cucciolo, un miracolo trovarlo ancora in vita. Portato in clinica è stato curato, la zampetta è stata amputata ma c’era un altro problema, ben più grave della zampetta e delle cicatrici, la sua anima!
Non aveva fiducia nell’uomo, aveva paura di tutti gli esseri umani, lei non sapeva parlare ma il suo corpo ne raccontava di cose! Non è rimasto in rifugio, è venuto a casa con me, lo toccavo poco, aveva il terrore delle mani sulla pelle. Passarono le settimane e i mesi, qualche biscotto lo accettava da mia figlia più che da me. Per farla breve, Birillo non andò mai in adozione, non serviva una famiglia per lui, l’aveva già, noi!