Elefante artista: La verità sul video virale che fece il giro del mondo
C’eravamo cascati anche noi, era veramente affascinante quell’elefantino dedito alla pittura così preciso e accorto nella scelta dei colori. Poi ho pensato, ok sarà stato addestrato per questo ma la cosa che non credevo possibile era il come.
Poi un video ci è arrivato e lì abbiamo scoperto la realtà dei fatti, si vede chiaramente l’uomo dietro di lui che dirige in maniera criminale l’operazione.
La Thilandia sfrutta gli elefanti in tutti i modi possibili, animali di un intelligenza superiore vengono sottomessi a circa due anni. La sottomissione avviene tramite una pratica che dura mesi, vengono picchiati, legati e affamati per settimane, siccome sono animali consapevoli e fieri solo con il dolore ripetuto potranno sottomettersi a quella “monnezza” chiamata uomo. Verranno poi divisi, chi per gli spettacoli a catena per anni, chi per le passeggiate per turisti e chi per i pittori.
Una volta che l’elefantino ha annullato la sua dignità e riconosce quel mezzo uomo come suo padrone inizia la seconda fase. Gli elefanti pittori sono diventata un’attrazione in quel paese povero e misero e così vengono addestrati all’uso dei pennelli…
Questi arnesi verranno inseriti nel “naso”dello sciagurato e dopo circa un mese avrà imparato, a forza di punizioni fisiche ad intingerlo nella vernice, imparerà una sequenza di colori fissa…
Grazie ad un gancio fatto di osso imparerà delle linee, si se non saranno perfette il gancio penetrerà le sue carni alla coscia e il dolore farà di lui un ottimo pittore!
Con questo punteruolo micidiale darà i comandi, dolore alla coscia significa vernice, dolore dietro l’orecchio destro curva destra e così via, una dimostrazione del dolore altro che di bravura. Guardate bene l’immagine, ogni elefante ha il suo carnefice di fianco..
A voi mezzi uomini che li sfruttate dominandoli con le torture e queste pratiche infide e meschine vi diciamo che dovete cercarvi un lavoro onesto, come zappare la terra e lasciare stare questi animali. Noi non faremo pubblicità alla vostra terra perché se dietro il turismo c’è il vostro guadagno e di conseguenza queste torture non fa per noi. Diffonderemo questo di messaggio, non permettete questo! Se qualcuno si risente delle nostre parole sappiate che è libero di sentirsi offeso come noi ci sentiamo impotenti davanti a questo schifo!