Entra nello studio del veterinario con un cucciolo di 6 settimane: “mi sa che è paralizzato, meglio fargli l’eutanasia”. Il dottore stava procedendo con la flebo quando si accorge di un particolare.
E’ sempre una situazione tragica vedere un proprietario che non vuole il suo animale domestico, questa mancanza di emozione si manifesta nell’abbandono dell’animale, o perché l’animale è indisciplinato, molto vivace o si è ammalato e quindi richiede cure speciali, qualunque sia la ragione, è triste vedere come un animale viene espulso dalla propria casa.
Questo era esattamente il caso del cucciolo Bo, il cui proprietario pensava che era paralizzata e l’aveva abbandonata in un centro veterinario. Fortunatamente, il veterinario ha rifiutato di accettare la spiegazione del proprietario e ha deciso di indagare un po’ di più, presto avrebbe trovato qualcosa che avrebbe cambiato tutto. Il cane di sei settimane, Bo, pensava di avere una famiglia amorevole per tutta la vita, l”animale non sapeva che il suo proprietario aveva altre intenzioni fin dall’inizio, Bo aveva difficoltà a muoversi, e in poco tempo non riusci’ più a camminare.
Invece di cercare di capire cosa stesse succedendo al cucciolo, o di accettare il fatto che avrebbe dovuto prendersi cura del cane, il proprietario optò per la via più facile. Portò Bo da un veterinario, dove spiegò che il cane era probabilmente paralizzato. Il proprietario disse che non voleva che Bo soffrisse e chiese di fargli l’eutanasia. Il veterinario portò Bo in un’altra stanza per fargli degli esami per un’ulteriore valutazione. Tuttavia, prima di rendersi conto di ciò che stava accadendo il proprietario aveva già lasciato l’edificio senza dire una parola, abbandonando Bo al suo destino. Il veterinario fece all’animale una flebo endovenosa pensando che sarebbe stato costretto a sacrificare l’animale pochi minuti dopo, invece di andare avanti con la procedura decise di dare un’ultima occhiata e cercare di determinare la fonte del problema attraverso una serie di test.
Quando il veterinario esaminò il cane più meticolosamente, vide qualcosa di strano nel modo in cui si muoveva e scoprì che aveva l’ipoglicemia, il che significava che aveva bassi livelli di zucchero nel sangue, l’unico motivo per cui Bo aveva sintomi simili alla paralisi era perché era troppo debole per muoversi, immediatamente gli somministrò ciò di cui aveva bisogno per recuperare le forze e fu trasferito a Piper Wood, l’organizzazione di Hand in Paw, un’associazione per la protezione degli animali con sede in California. In breve tempo Bo cominciò a riprendersi e guari’ totalmente, il veterinario gli trovò una famiglia alla quale portò lui personalmente Bo, la nuova famiglia l’aspettavano con tanti giocattoli e la chiamarono Bella, Bella era gioiosa e giocherellona.