Il gatto di famiglia si ammala e sono costretti a chiuderlo in casa per curarlo. Dopo una settimana la famiglia scopre qualcosa di assurdo.
La furbizia dei gatti non ha limiti, e questa divertente storia lo dimostra. Il protagonista di questa vicenda, avvenuta in Nuova Zelanda, è un bellissimo siamese di nome Ming-Cleo. La famiglia lo aveva adottato dopo averlo trovato per strada, piccolo, solo e triste. Lo avevano subito caricato in macchina e portato da un veterinario prima di dargli il benvenuto nella sua nuova vita. Ming è un gatto dal carattere abbastanza “selvaggio”, libero, un po’ come i gatti randagi.
Il micio si è adeguato bene nella sua nuova casa, una villetta situata in un posto tranquillo circondato dalla natura e da qualche casa sparsa qui e lì. La famiglia di Ming era dunque tranquilla, quando il loro gatto usciva a fare le sue scampagnate. Il dolce siamese, caratterizzato da una strano ciuffo di peli scuri a forma di cuore, sotto il collo, usciva di casa e spesso rientrava il giorno dopo o addirittura mancava un paio di giorni. Ma tornava sempre a casa tranquillo, sano e salvo.
In principio la famiglia ha cercato di impedire che il gatto se la svignasse, ma non c’era verso. Se tenevano il gatto chiuso in casa, questo diventava irrequieto e nervoso. Era ovvio che aveva bisogno di quella libertà.
Passarono un paio di anni, tutto era tranquillo, Ming era il solito giocherellone libertino. Un giorno però il gattino ebbe problemi di salute: calcoli. Portarono subito il gatto dal veterinario, niente di grave, ma il gattino dovette subire una piccolo intervento.
“Era con noi da due anni ed era la prima volta che si ammalava. Lo abbiamo dovuto chiudere in casa per una settimana, ma non ci saremo mai aspettati di scoprire una cosa simile. Su tutti gli alberi della strada, c’era un volantino la foto di Ming, quando abbiamo letto quello che c’era scritto siamo rimasti scioccati”
La famiglia dovette trattenere Ming in casa per poco più di una settimana, fornendogli le cure necessarie. Fu allora che la famiglia venne a conoscenza di qualcosa che lì lascio completamente sbalorditi. Dopo circa una settimana, dal momento dell’operazione, uscendo di casa, trovarono un volantino attaccato ad un albero. In quel volantino c’era la foto di Ming, lo avevano riconosciuto dal cuoricino nero sotto il collo e c’era scritto: “Aiutateci a ritrovare il nostro siamese”.
Risulta che Ming aveva una doppia vita. La famiglia Smith cercava disperatamente il loro gatto “Cleo”, perché nonostante avesse l’abitudine di trascorrere giorni e anche notti, fuori casa, non era mai successo che sparisse per più di tre giorni consecutivi. Dopo una settimana gli Smith si erano preoccupati e avevano iniziato le ricerche.
Ming-Cleo conduceva una doppia vita da due anni, e le famiglie dopo essersi parlati, hanno raggiunto l’accordo di lasciare che questo felino dallo spirito libero, continui con la sua doppia vita.