Golden Retriever con un problema neurologico davvero particolare, la famiglia rifiuta l’eutanasia (VIDEO)
Una famiglia di Victorville, in California, ha notato qualcosa di diverso nella propria cagnolina. Si tratta di una Golden Retriever di nome Rexi, arrivata all’età di circa 10 settimane. Il veterinario, infatti, ha diagnosticato un problema neurologico e soprattutto una innaturale contrazione delle zampe. Questa cagnolina, purtroppo, ha le zampe deformate ma non ha mai smesso di combattere.
Rachael Woertink, la madre umana di Rexi, racconta: “Zoppicava, quindi l’abbiamo portata dal veterinario pensando che si fosse slogata una zampa o qualcosa del genere e le hanno fatto delle radiografie, che sono risultate completamente normali.” Dove stava il problema dunque?
La famiglia si è resa presto conto che qualcosa non andava nella giovane Golden Retriever e che c’era ben altro rispetto all’assenza di fratture o problemini alle zampe. Si scopre, poco dopo averla portata dal veterinario, che Rexi ha perso completamente la forza nelle zampe anteriori. Il veterinario, a quel punto, ha diagnosticato un problema neurologico.
Uno dei veterinari ha suggerito che fosse addirittura meglio sopprimerla. James Cassity, il padre umano della Golden Retriever, ha affermato: “Lei fa parte della famiglia. Non abbiamo figli, quindi è come se fosse nostra figlia e la trattiamo in questo modo.” Rexi ora ha 1 anno, ed è riuscita a spingere il corpo con le zampe posteriori e con il suo petto che sfrega contro il terreno mentre cerca di mantenere l’equilibrio.
La sua famiglia gli ha comprato un giubbottino speciale e una sedia a rotelle, ma per Rexi le cose non sono andate come previsto. “Quando colpisce una roccia gira su se stessa, si è capovolta una o due volte e non vogliamo che si faccia del male.”
Nel frattempo, la Golden Retriever continua a crescere e giocare come un esemplare normale ed è molto felice nonostante la sua condizione. “Non è stata colpa sua se è nata così, quindi abbiamo semplicemente cercato di trovare qualcosa che la aiutasse.”
La famiglia di Rexi sta cercando una soluzione davvero efficace vista la sua condizione, piuttosto che una soluzione temporanea. “Qualsiasi tipo di invenzione, qualcuno che sappia qualcosa sui cani che hanno perso le zampe anteriori o sono disabili, magari qualche medico che sappia di chirurgia. Tante persone possono esserci di aiuto”, queste le parole della famiglia.