Golden Retriever miracolosamente salvato da un male silenzioso al cervello
La storia davvero commovente di questo golden retriever, Gus, inizia poco dopo essere stato adottato da Sarah Millar, 40 anni, e sua figlia Mia, 16 anni. Gus era solo un cucciolo ma è bastato poco tempo prima che arrivassero dei problemi che non avrebbero lasciato indifferente nessuno.
Tutto è andato bene fino a quando, con Gus ancora piccolo, la famiglia ha notato come il proprio cane appena adottato andasse a sbattere contro tutto. All’improvviso, per questo golden retriever il mondo gli era scomparso davanti agli occhi. Gus era diventato cieco, di colpo e per questa improvvisa perdita della vista la famiglia lo ha subito portato da uno specialista.
Si scopre che la situazione è più complicata del previsto. I primi esami davano stranamente esiti molto positivi, come se il problema, in un primo momento, non avesse avuto espressione. Ma la diagnosi della clinica Veterinary Specialists Scotland (VSS) darà delle informazioni più importanti per capire cosa stava succedendo a Gus.
Una neurologa veterinaria, attraverso speciali scansioni, ha potuto capire l’origine della cecità di Gus.C’era un aumento innaturale e improvviso della pressione all’interno del suo cervello.
“Gus ha fatto una risonanza magnetica e una TAC. Il medico ha detto che aveva il più grande caso di idrocefalo (liquido nel cervello) che avesse mai visto e che gli stava inondando entrambi i lati del cervello”, racconta Sarah.
Ben prima di diventare cieco, il cane aveva cominciato a soffrire molto. Apparentemente sentiva dolore e disagio mentre il gonfiore aumentava, ogni giorno il suo cervello era più inondato. Gus, quindi, alla fine ha perso la vista nonostante gli occhi fossero perfettamente sani.
“Gus aveva bisogno di un intervento specifico per drenare i fluidi dal cervello allo stomaco, ma lungo il percorso ci sono state diverse battute d’arresto. Prima ha reagito male all’anestesia, poi ha avuto bisogno di un secondo intervento con un controller per controllare il flusso” racconta la famiglia parlando del percorso travagliato in clinica.
Dopo un lungo ricovero finalmente è arrivata la telefonata dalla clinica che annunciava le dimissioni di Gus. “È stato un momento meraviglioso. Gus è tornato a casa in tempo per il suo sedicesimo compleanno. Lei dice che è stato il miglior regalo di compleanno di sempre. È stato un lieto fine”.
Gus purtroppo non ha riacquistato la vista a causa di alcuni danni irreversibili, ma il cane vive una vita normale, senza dolore e ha imparato a camminare facendo molta attenzione. Ovviamente la sua famiglia non lo abbandona mai e gli è sempre accanto.
Quello che è successo a Gus è definito “idrocefalo”, ovvero una malformazione nel cervello che talvolta non dà avvisaglie della necessità di rivolgere un’attenzione speciale. È una condizione che si evolve nel silenzio, a poco a poco, lasciando dei danni spesso irreparabili.