Il Signor Honey Prova A Sistemare Il Tritarifiuti Ma La Presenza Del Nuovo Gattino Cambia Lo Svolgersi Degli Eventi
Il protagonista di questo divertentissimo episodio è un uomo di nome Honey che ha deciso di condividere la sua storia su Tickld, un blog americano: “Una mattina, stavo facendo la doccia, dopo la colazione, quando ho sentito mia moglie, Deb, che mi chiamava…”
“Honey! Il tritarifiuti è di nuovo morto. Di nuovo quella scritta, si prega di premere il pulsante reset.”
Volevo fare una doccia rilassante così le dissi: “Sai dove il pulsante, resettalo da sola!”
E lei: “Ma ho paura! E se riparte all’improvviso e mi risucchia?'” Ci fu una lunga pausa significativa e poi le dissi: “Ok, aspetta un secondo.”
Così sono uscito dalla doccia, gocciolante e completamente nudo, con la speranza che la mia nudità le facesse percepire il suo comportamento come estremamente vile. Sospirando rumorosamente, mi sono accovacciato e ho infilato la mia testa sotto il lavandino per trovare il pulsante. È l’ultima azione che mi ricordo prima dell’esecuzione! Mi colpì senza preavviso, e senza alcun rispetto per le mie circostanze. No, non parlo del tritarifiuti, forse erano meglio i suoi denti di metallo. È stato il nostro nuovo gattino, che ha scoperto gli affascinanti oggetti penzolanti appesi tra le mie gambe.
Era stato nascosto dietro l’angolo e mi ha pedinato finché non ho raggiunto il lavandino. E, nel momento preciso in cui ero più vulnerabile, ha puntato i giocattoli che inconsapevolmente gli avevo offerto e li ha afferrati con i suoi artigli aguzzi. Ho perso tutto il controllo razionale dei movimenti del mio corpo, ho iniziato ad agitarmi con violenta velocità, con tutto il peso di un gattino che pendeva dalla mia regione maschile. Gli animali selvatici in genere seguono il motto “lotta o fuga”. Gli uomini, al contrario, in questa situazione, scelgono solo l’opzione “volo”! Ve lo dico per esperienza! Fuggivo per tutta la casa, quando l’armadietto del lavandino senza mezzi termini e con molta forza ha messo fine alla mia corsa. L’impatto mi ha buttato a terra, al freddo. Quando mi svegliai, mia moglie ed i paramedici stavano sopra di me. Non c’ è niente di più brutto nella vita che trovarsi disteso sul pavimento della cucina con il sedere nudo di fronte a un gruppo di paramedici. Ancora peggio, dopo essere stato informato da mia moglie che i paramedici facevano molta fatica a condurre il loro lavoro perché pensavano a sopprimere la loro risata isterica, che ogni tanto veniva fuori più forte di loro. Pochi giorni dopo ho finalmente fatto ritorno in ufficio, dove i colleghi mi chiedevano in continuazione una spiegazione sulla mia ferita alla testa. Rimanevo in silenzio, sostenendo che era troppo doloroso parlarne… che era… ora ripensandoci è una storia divertente. Beh fatevi una risata anche voi!”
Una storia davvero insolita! Voi che ne dite, vi ha divertito? Facciamo ridere un po’ di amici condividendola!
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