Hotel di lusso dona gli scarti della giornata agli animali dei rifugi
Ogni giorno, moltissimo cibo nel mondo viene sprecato, sopratutto nelle attività. Infatti, moltissimi ristoranti e commercianti, arrivati all’ora di chiusura, buttano tutto il cibo avanzato nella spazzatura, quando in realtà potrebbe essere davvero molto utile alle anime più bisognose. J Gourmet è il proprietario di un Hotel di lusso, il Fairmont ad Abu Dabhi, e ha intrapreso una bellissima iniziativa. L’uomo infatti, ogni giorno mette da parte il cibo avanti nel ristorante e lo dona ai cani dei rifugi, che sono davvero molto felice di tutto ciò.
Ovviamente tutto è in ottime condizioni, e viene tritato e preparato dagli addetti del ristorante, affinché sia consumato nel migliore dei modi dagli animali. Se tutti adottassero questo modo di fare, il mondo sarebbe sicuramente un mondo migliore.

Con questa bellissima iniziativa, l’uomo aiuta davvero molti animali bisognosi. In collaborazione con Animal Action e Springbok Butchery and Catering UAE, l’uomo mette da parte ogni giorno gli avanzi della giornata, donandoli poi ai rifugi del posto, dopo averli ovviamente tritati e preparati. In questo modo, molti animali potrebbero ricevere del buonissimo cibo, che non verrebbe appunto gettato inutilmente nella spazzatura.
Lo chef invita i ristoratori a fare lo stesso
Il primo rifugio a giovare di questa iniziativa è stato il Cloud 9 Pet Hotel and Care, e gli animali sono stai davvero molto entusiasti. Per questo motivo, lo chef invita tutti gli altri ristoratori del mondo a fare lo stesso, in quanto in questo modo, oltre a fare del bene agli animali, si eliminerebbe anche il problema dello spreco di cibo.

“Vogliamo che tutti gli Hotel e i ristoranti aderiscano alla nostra iniziativa. Usa il cibo avanzato per nutrirti invece di buttarlo via e sprecarlo”,
spiega lo chef.
“Se riusciamo a trasformare questi rifiuti in qualcosa che avvantaggia altre anime affamate, allora abbiamo compiuto almeno un passo significativo verso la riduzione del suo impatto dannoso”,
conclude.
