I Golden Retriever con il mantello nero esistono? Tutta la verità (VIDEO)
A differenza di un Labrador Retriever, un Golden Retriever non può avere un manto nero. Ciò per via di un gene recessivo, spiegano gli esperti. Ciononostante, può capitare qualcosa di simile nel caso degli incroci. Difatti, l’unione tra le due tipologie di esemplari porta a un Fido dal pelo scuro e dalle dimensioni più imponenti di un Golden. Per averne un’idea è sufficiente guardare le immagini visibili in questo articolo, ritraenti Teddy Bear, un meticcio di 8 anni. Il “piccolo” (si scherza!) ha stregato il popolo dei social, conquistato dal suo adorabile aspetto.
Sebbene venga spesso chiamato Golden Retriever nero, il nome corretto è un altro, ovvero Goldador o Golden lab. Esso si lascia apprezzare via di numerose doti, riconosciute dagli amanti dei nostri inseparabili amici a quattro zampe. Di norma, hanno un carattere splendido, attento e affettuoso verso i soggetti fragili, quali bambini, anziani e persone malate. Sa stringere amicizia in poco tempo, il che lo rende il candidato ideale anche nei centri di cura, con le pet therapy.
Inoltre, ha connaturato lo spirito di adattamento, regolando il suo comportamento in base alle direttive dei padroni. È particolarmente ubbidiente ed esegue qualsiasi istruzione del proprietario senza batter ciglio. Manco a dirlo, per adottarlo sarebbe il caso di valutare gli spazi a disposizione. Difatti, è di taglia medio-grande, con un peso intorno ai 30 chili e un’altezza tra i 50 e i 60 cm.
Se vivete in un appartamento, non è la scelta più appropriata, anzi. Sebbene vi sarà fedele in eterno, sarà un po’ metterlo come una gabbia, “dorata”, certo, ma pur sempre una gabbia. Qualora, invece, abbiate un giardino abbastanza ampio, allora è perfetto! Specie chi ha figli in tenera età, andrà pazzo del Golden lab, la cui natura esuberante, mista a una spiccata intelligenza, è un “marchio di fabbrica”.