Il giardino di Luna ha bisogno sempre di persone che aiutino i centinai di randagi presenti nella struttura

A Casteldaccia, in provincia di Palermo c’è un posto meraviglio che si chiama il giardino di Luna; questo è un rifugio per cani abbandonati, nato grazie alla veneta Rosanna Gottardo. La sua nascita è da collocare a circa vent’anni fa e ancora oggi ospita centinaia di cani randagi o abbandonati.

Rosanna Gottardo ha investito i risparmi di una vita; con alcune donazioni di privati ha quindi creato uno spazio di circa diecimila metri quadrati a Casteldaccia, in provincia di Palermo. Questo terreno è nato con lo scopo di ospitare tutti i cani randagi e abbandonati della zona. La donna ha deciso di creare questo splendido progetto a seguito del primo viaggio in terra siciliana, circa vent’anni fa. Era da poco scomparsa la sua cagnetta Luna, a cui è dedicato il giardino, che ne porta il nome, e da allora questo ospita centinaia e centinaia di cani. Rosanna però prova molto rammarico perché malgrado i suoi sforzi, sia la comunità, che le istituzioni l’hanno lasciata nella più totale indifferenza.

Con lei lavorano poche persone a titolo gratuito che aiutano e badano ai cani nei periodi in cui Rosanna torna presso la sua città natale. Tutti i cani che entrano nel giardino di Luna vengono sterilizzati e quelli che si trovano in condizioni critiche di salute, possono contare su uno spazio lazzaretto e sull’assistenza medica di volontari. Adesso nel giardino ci sono all’incirca 150 cani e la donna si augura che le persone comprendano che i cani sono creature meravigliose e che meritano di essere felici.

Alla domanda perché ha creato un rifugio proprio in Sicilia, Rosanna ha risposto in questo modo: «Dovevo farlo qui, dove c’era bisogno, dove c’è randagismo e canili strapieni. In una città come Palermo le strutture dovrebbero essere tante e il problema si risolverebbe più facilmente. Potrebbero gestire le sterilizzazioni ed educare al rispetto degli animali e spiegando come fare le adozioni. In tanti anni qualcosina è cambiata, però è molto dura». Chiunque volesse dare una mano, può trovare tutte le informazioni sulla pagina Facebook “Rifugio Giardino di Luna”.

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