Il padrone mette il collare protettivo per non far sentire il suo cane solo
I cani sono dei compagni fedeli, nella salute come nella malattia. Bisogna sempre ripagarli dell’amore che ci danno, in qualche modo. Ecco allora che quest’uomo, proprietario di uno splendido Labrador, ha deciso di indossare il collare protettivo per cani per non farlo sentire solo e triste quando era malato.
Ollie e il collare protettivo
Il protagonista indiscusso di questa storia è il Labrador Ollie, un cucciolone innamorato del suo proprietario, che però non sta passando un buon periodo. Infatti, il nostro amico a quattro zampe ha dovuto subire un’operazione chirurgica e per questa ragione è costretto a portare uno di quei fastidiosi collari protettivi, o collare elisabettiano.
Si tratta di uno strumento che serve per evitare che i cani e i gatti si grattino o si lecchino le zone ferite o operate. Nel caso di Ollie, il problema era un nodulo su una palpebra, che ha dovuto asportare per forza. Quindi, alla fine, il povero Labrador è stato costretto ad indossare questi coni della vergogna, come li chiamano i proprietari scherzosamente.
Portare però questo strumento di tortura è decisamente fastidioso e abbatte molto l’umore dei nostri amici a quattro zampe. Il proprietario di Ollie, però, ha deciso che non poteva far sentire il suo amico solo in questo malessere, così ha deciso di indossare anche lui un cono della vergogna, per par condicio.
Il video dei due seduti sul divano che indossano lo stesso collare ha fatto il giro del web e ha fatto ridere e sorridere moltissimi utenti. Infatti, Tik Tok è praticamente impazzito quando hanno visto che i due amici sedevano insieme, con la stessa faccia rassegnata.
Alla fine hanno accumulato la bellezza di più di 2 milioni di visualizzazioni sulla piattaforma social, cosa che ha fatto smuovere il protagonista. L’uomo, infatti, ha affermato di essere proprio uno di quei papà che all’inizio non vogliono minimamente avere niente a che fare con un cane, ma che poi alla fine diventano un tutt’uno con esso.