“Era immobile per strada, mi sono avvicinato lentamente: mi ignorava. L’ho chiamato con voce soave ma non mi guardava neanche. Volevo salvarlo, ma appena l’ho toccato è scoppiato il putiferio…qualcosa non quadrava! Solo dopo ho scoperto perché aveva agito così”

Bruno è un cucciolo che è arrivato in un rifugio quando aveva solo tre mesi. L’uomo che lo ha trovato ha raccontato:

“Era immobile per strada, mi sono avvicinato lentamente per non spaventarlo, ma lui sembrava ignorarmi, l’ho chiamato con voce soave ma non mi guardava neanche. Volevo portarlo via con me, ma appena l’ho toccato è scoppiato il putiferio, ha cominciato a guaire, a dimenarsi con forza, era paura allo stato puro. Appena l’ho messo dentro lo scatolo, la quiete è tornata, non capivo cosa stesse succedendo…”

L’Oregon Humane Society ha accolto il cucciolo con amore e alla prima visita si sono accorti che il cagnolino era cieco e sordo.

Dopo avergli prestato tutte le cure possibili, è stato dichiarato adottabile e una famiglia lo aveva portato a casa, ma dopo un mese lo ha restituito perché non erano in grado di gestire un animale con tali difficoltà. La storia si è ripetuta poco tempo dopo con un’altra famiglia.

Al rifugio erano tristi per quanto stava succedendo. Il cane non si meritava questo e nonostante le sue disabilità era dolcissimo. Dopo un po’ di tempo, finalmente, è arrivata una famiglia col cuore grande che ha deciso di passare tutto il tempo necessario a creare un ambiente adatto a Bruno e a dedicargli tanta attenzione e affetto.

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I suoi genitori umani hanno imparato tante cose da Bruno: mettono il cibo e l’acqua sempre nello stesso punto, in modo che il cane lo trovi facilmente, hanno protetto tutti gli angoli e ogni giorno fanno conoscere una stanza nuova a Bruno in modo che impari a muoversi autonomamente. Il giardino a sua disposizione è completamente protetto in modo che possa stare all’aria aperta senza correre nessun rischio.

La lezione più grande però l’hanno avuta imparando quanto amore si può dare e avere.

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Per comunicare con lui, hanno imparato a usare dei gesti di contatto: per segnalargli che c’è un pericolo gli picchiettano su una zampa, per dirgli che è stato bravo gli accarezzano la testa e per dirgli che lo amano lo riempiono di carezze.

I nuovi proprietari di bruno hanno detto che vivere con lui è meraviglioso perché gli ha insegnato a usare la delicatezza e ad apprezzare tutto quello che hanno. I contatti con Bruno, infatti, devono essere sempre accompagnati dalla calma e dalla tranquillità, inoltre il suo fiuto è diventato potentissimo e non gli sfugge più nulla.

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